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Situazione finanziaria delle scuole

Nell’incontro al Miur, la FLC ha ribadito le proprie proposte per fermare una deriva negativa che danneggia le scuole. Occorre definire i parametri per la dotazione ordinaria e modificare l’attuale regolamento di contabilità

31/03/2006
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Lo scorso 29 marzo si è svolto un incontro tra sindacati scuola e Miur con all’ordine del giorno i seguenti punti:

  • situazione finanziaria delle istituzioni scolastiche.

  • modello di certificazione dei contratti integrativi di istituto.

  • applicazione dei commi 48 e 189 della finanziaria 2006 che trattano rispettivamente dell’accantonamento delle somme iscritte in bilancio e del limite degli oneri derivanti la contrattazione integrativa.

L’incontro è avvenuto dopo le numerose denunce fatte dalla FLC Cgil insieme alla Cisl Scuola e la Uil Scuola sulla situazione finanziaria delle scuole stremate da un susseguirsi di provvedimenti di riduzione della spesa che dura da 5 anni.

Situazione finanziaria

Su questo punto il Miur ci ha comunicato che sono in arrivo (su base nazionale) 30.000.000 di euro per il funzionamento amministrativo e didattico e 11.000.000 di euro per la Tarsu (tassa di rimozione dei rifiuti solidi urbani).
Ulteriori fondi destinati al funzionamento dovrebbero arrivare con la prossima direttiva annuale in applicazione della legge 440/97 (autonomia scolastica). L’importo del finanziamento non è stato precisato.

L’integrazione dei fondi alle scuole è senz’altro un fatto positivo ma come FLC Cgil non possiamo certo dirci soddisfatti del modo con cui l’operazione viene condotta.
Il nostro giudizio complessivo sull’intera vicenda rimane molto critico per due ragioni.
La prima riguarda il ritardo e l’insufficienza con cui è avvenuta l’informativa rispetto alle nostre richieste. A distanza di tre mesi dal primo incontro infatti non si conoscono ancora i criteri di ripartizione tra i vari Uffici scolastici Regionali e i tempi di accreditamento delle risorse che sono poi le stesse che ci erano state “annunciate” in occasione dell’incontro del 12 gennaio 2006.

La seconda riguarda l’entità dell’integrazione che giudichiamo assolutamente insufficiente rispetto al fabbisogno delle scuole. Nessun impegno, infatti, è stato preso dal Miur per quanto riguarda i compensi per gli esami di maturità dove c’è un “buco” di 50.000.000 di euro, per gli stipendi dei supplenti temporanei e da ultimo per le spese legate agli adempimenti delle legge sulla protezione dei dati personali (privacy In conclusione a fronte di nuove esigenze e dell’aumento del tasso di inflazione i bilanci delle scuole sono stati tagliati di oltre il 60%. Il fatto che adesso, a pochi mesi dalle elezioni, si restituiscano pochi spiccioli, non serve a salva l’anima di nessuno.
Il Miur non si può attribuire un risultato che è invece il frutto delle iniziative di mobilitazione promosse dalla FLC Cgil che ha più volte denunciato i danni prodotti alla scuola pubblica dalla politica dei tagli della Moratti

Nei prossimi giorni il Miur ci dovrebbe consegnare una informativa dettagliata sugli stanziamenti per il funzionamento didattico e amministrativo, sui criteri adottati per la ripartizione a livello regionale dei 30.000.000 di euro.

Contrattazione di scuola. il problema della certificazione

Il Miur ci ha informato che è tuttora in corso un confronto con il Ministero dell’Economia per la modifica dello schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto pubblicato in “Athena 2” (piattaforma on line gestita dal Ministero dell’Economia). Secondo il Miur, il Mef sarebbe disponibile a modificare lo schema di certificazione dei contratti integrativi sulla base delle osservazioni fatte dai sindacati scuola ma senza sospenderne il suo utilizzo.
Giudichiamo piuttosto “singolare” la posizione del Mef che da un lato si dice disponibile al confronto ma dall’altro ribadisce la validità dell’attuale schema di certificazione. Questo fatto dimostra l’intenzione del Mef di voler affermare attraverso i revisori dei conti un controllo di merito sui contratti integrativi di istituto che va ben oltre la compatibilità dei costi finanziari. L’atteggiamento di chiusura del Mef dimostra come i comportamenti dei singoli revisori dei conti non sono il frutto di iniziative individuali ma fanno parte di una strategia più generale che tenta di mettere in discussione il ruolo, il prestigio e le prerogative del sindacato e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Come FLC Cgil abbiamo detto con molta nettezza che gli interventi dei revisori nei confronti della contrattazione integrativa di istituto hanno superato ogni misura. Dopo mesi di confronto tra Miur e Mef siamo giunti ad una situazione di stallo che sta danneggiando la funzionalità delle scuole.

Per quanto ci riguarda abbiamo ribadito che in assenza di una soluzione rapida e positiva del problema (i revisori dei conti svolgono una funzione di controllo di gestione e non di merito sulle procedure) agiremo nelle sedi opportune per tutelare il ruolo, le prerogative del sindacato e l’autonomia della contrattazione.

Sempre in merito alla gestione delle risorse abbiamo ribadito la necessità di modificare l’attuale regolamento di contabilità (D.I. 44/2001) che dovrà declinare con maggiore chiarezza le funzioni dei revisori dei conti. Tali funzioni vanno collocate in un sistema di controlli che tenga conto dell’autonomia scolastica, del ruolo delle dirigenza scolastica e delle disposizioni del D.lgs 286/99 in tema di controlli di gestione.

Il Miur dopo una lunga discussione si è impegnato ad un intervento chiarificatore nei confronti del Mef le cui iniziative autonome stanno compromettendo la funzionalità delle scuole.

Applicazione dei commi 48 e 189 della legge finanziaria 2006

Il Miur ci ha confermato che le scuole non sono soggette ai vincoli previsti dalla finanziaria per quel che riguarda la restituzione degli accantonamenti (comma 48) e la contrattazione integrativa (comma 189).

Si tratta di un chiarimento che come FLC Cgil abbiamo sollecitato da tempo ma che a distanza di 3 mesi dall’approvazione della finanziaria 2006 non è stato ancora formalizzato. Anche in questo caso si sta giocando una partita pesantissima ai danni delle scuole. Alcuni revisori dei conti mandati dalTesoro con le loro pretese improprie chiedono alle scuole di restituire all’erario le somme “accantonate” negli anni precedenti e la limitazione per il 2006 dei costi della contrattazione entro la spesa già sostenuta per il 2004.

E’ una lettura sbagliata della finanziaria e invitiamo le scuole a respingerla. Di questo fatto il Miur,dopo le nostre numerose sollecitazioni, si è detto convinto.

Al termine della discussione il Miur si è impegnato ad inviare una nota di chiarimento al riguardo.

Lo svolgimento dei fatti, la titubanza del Miur, nel prendere una posizione chiara su argomenti importanti per la vita delle scuole, nonostante si dica d’accordo con le osservazioni sindacato, dimostrano la debolezza del Miur nei confronti del Mef e la sua indifferenza nei confronti dell’autonomia scolastica.

Come FLC Cgil abbiamo indicato da tempo quali sono le principali direttrici su cui lavorare per fermare questa deriva negativa che danneggia le scuole.

Le scuole hanno bisogno di certezza sia per la corretta applicazione delle procedure sia per il budget di risorse a disposizione. Per raggiungere questo obiettivo è necessario definire quanto prima i parametri per la dotazione ordinaria come previsto dalcomma 3 dell’ art. 2 dalla Legge 306 del 27.10.2000 e modificare l’attuale regolamento di contabilità.

Anche su questi due ultimi punti,modifiche al regolamento e individuazione dei parametri per la dotazione ordinaria, il Miur si è impegnato a fornirci quanto prima una ipotesi di lavoro.

Roma, 31 marzo 2006

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