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Abuso contratti a termine: oltre 50.000 euro di risarcimento a una precaria

Condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato

03/03/2025
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A cura della FLC CGIL Terni

La FLC CGIL Terni accoglie con soddisfazione la recentissima sentenza del Tribunale di Terni del 26 febbraio 2025, che ha accolto il ricorso patrocinato dall’avv. Francesco Americo a tutela di un docente di religione, reiteratamente assunto con contratti a tempo determinato.

Il ricorso è stato presentato a seguito della ripetuta stipula di contratti a termine, in violazione della normativa vigente che prevede concorsi con cadenza triennale. La causa mirava a ottenere la condanna del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’illegittima reiterazione di tali contratti e il conseguente risarcimento del danno subito dal docente.

Il Giudice del Lavoro, richiamando la costante giurisprudenza della Corte di Giustizia europea in materia di abuso nella contrattazione a termine – sancito dall’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato del 1999 – ha riconosciuto l’abuso contrattuale, esonerando il ricorrente dall’onere di dimostrare il concreto pregiudizio subito. Di conseguenza, l’Amministrazione è stata condannata a un risarcimento che supera i 50 mila euro.

La FLC CGIL Terni  ricorda che il ricorso è gratuito per gli iscritti e che è ancora possibile agire legalmente per ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento per abuso dei contratti a termine, in particolare per i docenti di religione.

La conoscenza, l’istruzione e la ricerca
pubbliche sono alla base
del futuro del Paese.

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