Bilanci delle scuole: serve più trasparenza
Ruolo dei collegi dei revisori e schema di certificazione dei contratti vanno rivisti
Ieri si è svolto un incontro tra Miur e sindacati scuola confederali avente per oggetto la gestione delle risorse e il ruolo del collegio dei revisori dei conti nelle istituzioni scolastiche.
L’incontro era stato sollecitato dalla FLC insieme alla Cisl e alla Uil scuola circa due mesi fa per due ordini di questioni.
La prima riguarda la situazione finanziaria delle scuole immiserite ulteriormente dal Decreto tagliaspese “manovrina” che ha ridotto i bilanci di oltre 125 milioni di euro.
La seconda riguarda la diffusione tramite “Athena 2“ (portale internet riservato ai revisori dei conti sul sito del Mef) dello schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto senza il preventivo confronto con i sindacati scuola.
Su entrambe le questioni, la FLC ha sollevato innanzitutto un problema legato alle corrette relazioni sindacali a partire anche dal ritardo con cui è stata convocata la riunione di oggi.
Situazione finanziaria delle scuole
La FLC, ha ripetutamente denunciato i disastri causati dalla politica dei tagli portata avanti dalla Moratti sul piano della didattica, della organizzazione e del funzionamento della scuola. A tutto questo si aggiunge lo stato di confusione e scompiglio causato da quei provvedimenti, come l’ultimo decreto tagliaspese, la cui gravità è rafforzata dal fatto che queste misure arrivando a fine esercizio, costringono le scuole a rivedere le spese già programmate e fanno perdere qualsiasi certezza rispetto alla programmazione futura.
La FLC inoltre ha ricordato che oltre ai problemi legati alla mancanza di fondi per il funzionamento ordinario, le scuole non sono più in condizione di far fronte a tutta una serie di spese obbligatorie: Tarsu, compensi esami di stato, III area dei professionali, ecc su cui gravano pendenze anche degli anni precedenti. Sullo stato dei finanziamenti destinati alle scuole è stata chiesta più volte, come è diritto dei sindacati scuola, una informativa completa senza però riceve riscontri soddisfacenti. Questo ci fa ritenere che la Moratti abbia delle difficoltà quando si tratta di dare contezza dell’effettivo stato dei finanziamenti alle scuole, i numeri si commentano da soli, specie se si considera che in questi anni si è tolto alla scuola pubblica per dare alla privata.
Schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto
La FLC ha espresso il proprio dissenso sui contenuti dello schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto diffuso alcuni mesi fa dal Mef. La FLC, ritiene che lo schema predisposto dal Mef sia privo dei minimi presupposti di legittimità e pertanto ne ha chiesto il ritiro. Si tratta di uno strumento di lavoro, neutro solo in apparenza, ma fortemente invasivo nei confronti della contrattazione di scuola, che si cerca di mettere in discussione a partire proprio dai controlli sulla compatibilità finanziaria. La FLC ha denunciato il fatto che questi controlli, negli ultimi tempi, si sono moltiplicati, irrigiditi e centralizzati in evidente contrasto con una politica di sostegno all’autonomia scolastica.
Voler chiedere al collegio dei revisori, come si fa con lo schema di certificazione, di accertare la congruità del termine di formulazione della conti della proposta contrattuale rispetto all’inizio dell’anno scolastico tradisce l’idea di una amministrazione che non ha ancora assimilato il fatto che le relazioni sindacali non sono di tipo gerarchico ma paritarie. Senza contare che un simile controllo sugli atti di gestione della scuola appartiene al passato, infatti è dal d.lgs. 286/99 che si escludono controlli sulla regolarità amministrativo contabile in via preventiva. Per quanto ci riguarda l’attuale quadro normativo e contrattuale è chiaro e porta a dire che i contratti integrativi di scuola sono validi subito dopo la loro sottoscrizione.
Siamo ancora una volta dinanzi ad un altro tentativo di riappropriarsi di materie che invece attengono alla autonomia scolastica, al ruolo delle RSU e del sindacato.
Infine tutta questa vicenda strettamente connessa al ruolo del collegio dei revisori nella scuola dell’autonomia rende non più rinviabile le modifiche al regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche (D.I. 44/2001). Il regolamento di contabilità, le cui modifiche abbiamo ripetutamente sollecitato, per quanto ci riguarda, dovrà anche farsi carico di definire con maggiore chiarezza ruoli, funzioni e responsabilità e requisiti professionali dei revisori.
Gli impegni del Miur
Alla fine dell’incontro il Miur ha convenuto con noi sullo stato di difficoltà della gestione finanziaria delle scuole, in modo particolare sulla Tarsu ci ha informato di aver sollecitato, senza risultato, il livello politico a soluzioni radicali del problema attraverso uno stanziamento straordinario nella finanziaria 2006.
Il Miur si è impegnato a fornirci entro la fine del mese un prospetto dettagliato delle riduzioni apportate ai bilanci delle scuole sia dall’ultimo tagliaspese sia dalla finanziaria 2006
Sullo schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto, il Miur si è impegnato a chiedere formalmente al Mef, la sua sospensione in attesa di ulteriori approfondimenti della materia anche alla luce delle osservazioni fatte dal sindacato.
Infine per quanto riguarda le modifiche al regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche il Miur si è detto convinto del fatto che il D.I. 44/2001 ha fatto il suo tempo e pertanto le sue modifiche non sono più rinviabili.
Se il Miur manterrà gli impegni assunti nelle prossime settimane il confronto dovrebbe riprendere a partire dallo schema di certificazione dei contratti integrativi di istituto e del ruolo che hanno i collegi dei revisori in questa partita.
Roma, 13 gennaio 2006
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