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L'afa di Roma non ferma i manifestanti

Sotto un caldo afoso il corteo si sta snodando lentamente per le vie di Roma. La testa è ora in via Sistina, mentre la coda è ancora ferma a Piazza della Repubblica.

Una banda di fiati e percussioni con Pulcinella e Pazzariello venuti da Napoli attirano l'attenzione dei passanti. La manifestazione è promossa da FLC e FP ma è molto forte il clima confederale perché le delegazioni si confondono tra loro.

Il primo striscione dalla FLC porta la scritta “Investire in conoscenza per il futuro del Paese” mentre da Caserta sono venuti a Roma con delle magliette nere con su disegnata la forbice che taglia la parola “conoscenza” e subito sotto la scritta “Campania terra di camorra”; la parola “camorra” si sovrappone alla parola “lavoro”.

Altri slogan: NO tagli, No bavagli, Berlusconi non fare il furbino senza la ricerca avresti il parrucchino e molti altri contro il Ministro Brunetta che definisce i dipendenti pubblici “fannulloni”.

Lo speaker guarda il corteo e dice: “Questa è via del Fiume rosso, un fiume di bandiere, di stendardi, di striscioni, un fiume di passione civile e di lotte per i diritti di tutti. Per il diritto all'istruzione, per la sanità, per una vecchiaia dignitosa, per una vita non precaria per i giovani. Via del Fiume rosso - dice lo speaker - dove nessuno è straniero. E noi siamo qui per la scuola di tutti, senza nessun tetto, perchè i diritti non sopportano tetti, hanno invece fondamenta solide e forti nella nostra Costituzione".