FLC CGIL

13:50

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La manifestazione si conclude con l'intervento di Alberto Civica, segretario generale UILPA UR Afam porgendo la solidarietà anche a nome della CISL Università alla FLC per l’attacco che è stato portato da gente che non sa che cosa sia la democrazia. Ci diranno che siamo pochi, rumorosi e che è inutile manifestare perché andranno avanti lo stesso. Noi vogliamo dire qui che non siamo d’accordo e lo diciamo con i nostri strumenti democratici.

Siamo in piazza come siamo stati due anni fa con un governo diverso. Non facemmo allora un passo indietro fidandoci di vaghe promesse e non lo abbiamo fatto neppure ora.

Ci hanno detto che c’è la crisi, la recessione, ma allora bisogna investire nei nostri settori per lo sviluppo e non operare tagli. In realtà l’idea del Governo è quella di uscire dal sistema pubblico dell’università. Non siamo noi che difendiamo i baroni, è il Governo che non sta facendo nulla contro di loro. Invece non si è neppure capaci di trovare i soldi per i contratti.

I fondi per università, ricerca ed AFAM sono stati usati per gli autotrasportatori, per il taglio dell’ICI, e la lista temiamo non sia finita.
A furia di tagli scompaiono gli enti con i relativi lavoratori e non si fa più ricerca.
Ci sono rettori in carica da 28 anni e su questo non si interviene. Vogliamo più democrazia nelle università.

Il problema del precariato è un problema di persone, non di numeri. E’ il futuro che scompare, il loro e quello del paese.
Ma i precari continuano a lavorare, a reggere la ricerca.

Nell’AFAM non c’è un sistema di reclutamento, non ci sono regole, non ci sono soldi. Eppure è di lì che sono usciti e continuano ad uscire personalità che tutto il mondo ci invidia.

E’ vero che c’è la crisi, ma per riprendere lo sviluppo ci vogliono investimenti in ricerca e formazione.

Da questa piazza andremo avanti insieme: studenti, lavoratori e sindacati, tutti. Solo insieme potremo ottenere risultati. Siamo pronti a discutere con il Governo, ma questo prima ritiri i decreti con i tagli.