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Per Mariangela Bastico, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Emilia Romagna, ragionevolezza e buon senso portano a dire STOP alla riforma proposta.

Il sistema scolastico deve restare con un impianto nazionale e va recuperata l'autonomia con tutto quello che significa per l'identità, l'offerta formativa differenziata, la presenza della scuola sul territorio. Dentro l'autonomia resta l'esigenza di riformare gli OO.CC.

Fondamentale è la valorizzazione dei docenti e del loro ruolo: le risorse vanno investite per la loro formazione (cita la legge regionale dell'Emilia che prevede anche l'anno sabatico come opportunità...)

Occorre sia fermare la legge Moratti sia rivedere profondamente l'attuale sistema scolastico, gerarchico, dai licei agli istituti professionali come ultimo gradino.

La nuova proposta alternativa potrebbe prevedere un biennio unitario obbligatorio con ricadute anche sulla scuola media; un triennio con diversi indirizzi scelti dagli studenti.

E' un percorso che va condotto con l'ascolto di tutti i soggetti per produrre una proposta condivisa di scuola superiore riformata.

Partire dal basso sognifica tenere rapporti e sinergie con gli enti locali, dai comuni alle province alla regione, anche secondo il modello già attuato nella regione Emilia Romagna.

Giunge alla Presidenza il telegramma del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo invitato nella veste di neo Presidente della Regione Lazio. "Dispiaciuto oer non poter partecipare all'iniziativa a causa di impegni istituzionali connessi con la formazione della nuova giunta regionale, garantisco il mio impegno politico sulle problematiche inerenti la scuola secondaria superiore. Piero Marrazzo"