FLC CGIL

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Porge i saluti ed apre i lavori Giuliana Parodi della Segreteria FLC Cgil Liguria: "La nascita di una nuova organizzazione sindacale comporta il ragionare su un programma politico. In particolar modo quando ciò avviene in un momento di profonde e impetuose trasformazioni dell'organizzazione sociale e del lavoro. Il passaggio dalla società industriale a quella post industriale e il superamento delle logiche nazionali in economia, ossia la cosidetta globalizzazione, implica la trasformazione delle forme stesse di rappresentanza. In particolar modo i lavoratori della conoscenza sono sottoposti ad una precarizzazione selvaggia che non consiste semplicemente in un inceppamento del sistema di reclutamento, ma indica un nuovo dato strutturale: il processo di precarizzazione della didattica e della ricerca è funzionale a nuove forme di controllo del lavoro. La costruzione della FLC non è una semplice riorganizzazione delle categorie, ma un percorso formativo unico, articolato e complesso, che conduce ad una conferenza programmatica in grado di fornire risposte a questi nuovi problemi e con la capacità di affrontare trasversalmente i temi che coinvolgono il mondo del sapere. In particolare, per quanto riguarda l'ateneo ligure, i punti fondamentali da affrontare sono: una effettiva decentralizzazione delle strutture universitarie che contribuisca anche a favorire la crescita di strutture di eccellenza non autonominatesi. Occorre potenziare la capacità di programmazione e di ricerca e di offerta formativa correlata al territorio. Occorre porre in sinergia gli Enti che, nela regione si occupano di ricerca. Tema fondamentale è il ruolo che avrà, o dovrà avere, l'IIT, sia nei rapporti con l'Ateneo, sia nel futuro polo HI-TECH di Erzelli. Occorrono nuovi e trasparenti metodi di valutazione della serietà del lavoro di ricerca e didattica e nuove politiche di reclutamento.

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