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Franco Buccino , segretario regionale della FLC Campania affronta il tema del seminario ragionando sul tema di "Una scuola che include" L'inclusione nella scuola si è diffusa e sviluppata in un contesto che vedeva il protagonismo dei docenti alla verifica di didattiche e pratiche inclusive e il protagonismo dei genitori e dei cittadini per una gestione collegiale e partecipata della scuola.

Si sono concretizzati da allora significative politiche inclusive nella scuola che hanno dato luogo all’integrazione degli handicappati, l’istruzione degli adulti, lo sviluppo delle scuole carcerarie, la scuola in ospedale, la lotta alla dispersione scolastica, l’inserimento degli immigrati.

La stagione delle riforme, dall’autonomia all’innalzamento dell’obbligo scolastico, all’obbligo formativo hanno profondamente influito nell’inclusione contribuendo a definirne meglio e allargarne il concetto.

La cosiddetta riforma Moratti e la politica scolastica di questo governo hanno messo in discussione certezze e politiche consolidate, riproponendo lo spettro dell’esclusione.

Perché la scuola torni ad essere inclusiva e perché lo diventi davvero occorre un grande movimento di partecipazione con una riforma democratica degli organi collegiali; la certezza delle risorse; una riforma che presti attenzione alla continuità, alla scuola dell’infanzia, ai tempi distesi; una scelta non precoce fra i due canali di istruzione e formazione; l’obbligo a 18 anni, un’autonomia più forte con organico funzionale e reti di scuole; un diritto allo studio diretto a tutti e con sostegno al reddito.

La scuola inclusiva punta soprattutto sugli insegnanti, sulla loro professionalità e la loro disponibilità.

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