Strumento musicale: qualche spiraglio ma ancora tanti problemi
Emanata una ulteriore circolare sulle questioni di strumento musicale. Alcuni problemi sono risolti, ma le iniquità restano.
Si è tenuto ieri il previsto incontro al MPI sulle questioni legate all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato su strumento musicale e sulle conseguenze della nota 1057 del 28/07/2006 . Il Direttore Generale ha effettuato un’analisi della situazione e ha prospettato le soluzioni individuate dall’amministrazione per porre fine al contenzioso e dare risposta alle varie situazioni che si sono determinate a seguito dell’applicazione della nota 1057/06 nelle varie province.
L’ Amministrazione ha confermato l’intendimento di non procedere al licenziamento del personale di ruolo, intervenendo sulle situazioni di conflitto che in alcuni casi si sono determinate localmente e ha accolto la proposta di procedere, con le prossime immissioni in ruolo, a tutti recuperi necessari per il personale penalizzato negli anni scorsi.
La FLC Cgil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ha sollecitato un intervento che risponda a tutte le casistiche ed eviti disparità di trattamento tra i vari aspiranti.
L’amministrazione ha preso atto delle posizioni espresse e ha rinviato l’incontro per predisporre una bozza di provvedimento che ci è stato illustrato nella mattinata di oggi.
La
nota 1200 del 30/08/2006
affronta solo alcune delle situazioni determinate dall’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato, quelle più palesemente inique.
Su sollecitazione della FLC, l’amministrazione si è impegnata a convocare in tempi brevi un nuovo incontro per affrontare le questioni ancora aperte e per arrivare alla definizione di percorsi di reclutamento e di formazione iniziale per strumento musicale che evitino di dover ricorrere continuamente a provvedimenti straordinari che finiscono per determinare ulteriore contenzioso.
A parere della FLC Cgil l’insegnamento di strumento musicale nella scuola media, pur nella sua specificità che va garantita in termini di titoli artistici e professionali, non può restare, a 7 anni dalla sua formale istituzione, ancora in un limbo, la cosiddetta fase transitoria, con regole e procedure diverse da tutti gli altri insegnamenti.
Nella nota 1200/06 si affrontano le seguenti questioni:
1) si chiarisce che i docenti interessati dalla sentenza del Consiglio di stato (abilitati in educazione musicale dopo il 25/5/99) che avevano i requisiti per partecipare ai corsi riservati previsti dalla Legge 143/04 e che non hanno potuto farlo a causa del loro status (allora) di abilitati ope-legis devono restare nelle graduatorie permanenti in quanto se avessero frequentato tale corso oggi sarebbero abilitati a pieno titolo.
2) Sarà attivata al più presto una sessione aggiuntiva dei corsi riservati per permettere l’acquisizione dell’abilitazione in strumento ai docenti di cui sopra. A tali corsi parteciperanno anche i docenti nelle stesse condizioni che avessero ottenuto il ruolo negli anni scorsi e che per gli stessi motivi erano stati esclusi dai corsi abilitanti Legge 143/04.
3) In sede di definizione dei prossimi contingenti di immissione in ruolo, analogamente a quanto avvenuto quest’anno per i recuperi da graduatorie esaurite o per gli educatori, sarà previsto l’accantonamento di un numero di posti necessario a sanare le situazioni di conflitto presenti nelle varie province: personale non assunto perché preceduto da docenti di cui alla sentenza del Consiglio di Stato, personale non nominato quest’anno perché depennato ma che avrebbe avuto titolo a norma della suddetta nota (escluso dai corsi abilitanti Legge 143/04) e che infatti viene reintegrato nelle graduatorie permanenti.
Per i docenti che non sono in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 143/04 e che quindi attualmente risultano depennati dalle graduatorie permanenti è necessario uno specifico intervento al fine di evitare disparità di trattamento rispetto a coloro che, con i medesimi requisiti, sono già di ruolo. Questo sarà l’argomento principale del prossimo incontro al fine di chiudere una volta per tutte questa sgradevole partita determinata, è bene ricordarlo, da un altalenante comportamento dell’amministrazione nonché da sentenze spesso contraddittorie e non certo dai lavoratori.
Roma, 30 agosto 2006
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