Decreto legge 101/2013: il Senato dice no al blitz del Governo
Bocciata la norma che consente alle istituzioni scolastiche statali italiane all’estero di assumere direttamente in loco il personale docente; il Senato con un o.d.g. promuove il riordino dell’intero sistema.
In sede di conversione in legge del Decreto Legge 101/13 il Senato ha approvato, nella seduta antimeridiana del 10 ottobre 2013 l’emendamento di soppressione del comma 2 dell’art. 9 “Misure urgenti per le istituzioni scolastiche e culturali italiane all'estero” presentato dal PD e licenzia un o.d.g. che prevede l’avvio di un processo legislativo di riordino del sistema di istruzione e di promozione della lingua e cultura italiana nel mondo.
Si tratta di un primo risultato importante fortemente perseguito dalla FLC CGIL che ne aveva esplicitamente chiesto esplicitamente l’abrogazione trovando in questo una grande sensibilità all’interno del Partito Democratico.
Un risultato raggiunto anche grazie alla pressione esercitata non solo dalla FLC CGIL ma anche dalle altre organizzazioni sindacali confederali e dall’apporto di un nutrito gruppo di insegnanti e ATA impegnati sulle vicende delle scuole italiane all'estero.
Va sottolineato che con questo ordine del giorno si apre ora uno scenario del tutto nuovo e inedito.
Si tratta di una fase che va comunque governata, sia in occasione dell’elaborazione della legge delega che in quella del successivo decreto delegato, indirizzandola verso quella che per noi deve essere la giusta direzione dove non ci si limiti al solo recupero e/o razionalizzazione delle risorse tagliate ma che, partendo dalla centralità dell’intervento pubblico, si ridefinisca chiaramente l’orizzonte dei diritti e dei doveri del sistema delle scuole e delle iniziative scolastiche italiane all’estero nell’alveo del nostro sistema nazionale di istruzione.
Siamo convinti che il secondo tempo di questa vicenda sarà, pertanto, più impegnativo del primo, visto che già circolano alcuni disegni di legge che vanno in direzione decisamente opposta a quella da noi auspicata.
Come è noto la FLC CGIL, al pari delle altre organizzazioni sindacali, è impegnata da tempo su questo terreno e continuerà come ha sempre fatto a dare il suo apporto e il suo contributo affinché si superino le incrostazioni di un passato antico con nuove norme più efficaci e più efficienti che sono la conditio sine qua non di un rilancio della nostra politica culturale che nella scuola pubblica deve avere il suo volano.
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Puglisi (PD): Bene approvazione emendamento per istituzioni scolastiche all'estero
Dichiarazione sen. Francesca Puglisi, capogruppo Commissione Istruzione Senato
"Dopo i tagli considerevoli degli organici previsti dalla spending review, era necessario intervenire con urgenza avviando un percorso di riforma organica delle istituzioni scolastiche italiane all’estero. Abbiamo presentato un emendamento, che è stato approvato, in sede di conversione in legge in Parlamento del decreto legge 101; tale emendamento sopprime l'assunzione di personale in loco come prevedeva il comma 2 dell'art.9, e con un odg promuove il riordino dell’intero sistema dell’istruzione scolastica e della diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero, con il coordinamento dei ministeri dell’Istruzione e degli Esteri. Si tratta di un primo ma importante passo che rafforza l'immagine e la credibilità del nostro Paese, e che interviene su un settore ancora regolato da un regio decreto del 1940, sopprimendo la norma che prevedeva supplenti con contratti locali". E' una decisione positiva anche per garantire alle scuole italiane all’estero il necessario raccordo agli ordinamenti delle scuole statali in territorio nazionale".
Lo dichiara la senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione Istruzione al Senato e prima firmataria dell'emendamento in questione.
"Faccio presente - ha sottolineato la parlamentare - che l'attuale rete scolastica all'estero è composta da 183 scuole italiane e 111 sezioni italiane presso scuole straniere (bilingui o a carattere internazionale) e presso scuole europee, per un totale di 294 istituzioni. E sono circa 30 mila gli alunni che frequentano scuole italiane o sezioni italiane presso scuole straniere ed europee. E' evidente l'importanza degli strumenti di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero".
Roma, 10 ottobre 2013
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