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Sciopero 24 novembre 2012: l'Italia dei Valori condivide le ragioni della protesta

Antonio Di Pietro scrive a Domenico Pantaleo.

23/11/2012
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Roma, 23 novembre 2012

Al Segretario Generale FLC CGIL
Dott. Domenico Pantaleo

Caro Segretario,
purtroppo impegni precedenti mi impediranno di partecipare alla manifestazione di sabato 24. Tuttavia l'impegno dell'Italia dei Valori sarà rappresentato in piazza da una nostra delegazione, guidata da Giulia Rodano, Responsabile nazionale IdV del Dipartimento Cultura e Istruzione.

Come certamente saprai, l'impegno dell'IDV contro la politica di tagli, con cui il governo Monti ha proseguito senza soluzione di continuità, le politiche distruttive della Gelmini e di Tremonti, é stato costante e continuo nel Paese e nel Parlamento.

Abbiamo in questi mesi condiviso le battaglie contro le politiche di restrizione della spesa che ha provocato il dimensionamento di tanti insegnati di ruolo, degli insegnati inidonei e la perdita di prospettiva e speranza di tanti insegnati precari e di tanti lavoratori amministrativi, fino alle battaglie di queste settimane contro l'indizione di un concorso assurdo, inutile e penalizzante nei confronti di tanti insegnanti precari e dell'ultima proposta, fortunatamente sventata, dell'aumento delle ore di insegnamento frontale. Ci siamo anche battuti perché le coperture per garantire i diritti degli insegnanti venissero trovati senza tagliare ulteriormente le risorse a disposizione della scuola, come sembra invece che il governo continui a fare.

L'IDV si è altresì battuta contro una legge di cosiddetta riforma della governante della scuola che mette a rischio l'unitarietà nazionale e il carattere pubblico del sistema scolastico e ne cancella la democrazia interna, mentre mette a rischio l'autonomia degli insegnanti.

Noi riteniamo che una svolta profonda nelle politiche sulla formazione, la ripresa degli investimenti su questo settore, la riparazione dei danni provocati dalla Gelmini e da Profumo e che hanno prodotto un impoverimento così grave da rischiare di essere senza ritorno, sia uno dei contenuti centrali della costruzione di una reale alternativa nel nostro Paese.

Ma pensiamo che occorra, su questo tema cominciare da subito. La gravità della situazione lo richiede. Noi siamo dunque a fianco di quanti si battono perché si metta fine ai tagli. Chiediamo che la scuola, l'università e la ricerca vengano escluse dai nuovi tagli previsti dalla spending review e perché si impedisca la conclusione dell'iter parlamentare al senato della legge "ex Aprea".

Ringraziandoti dell'invito e assicurandoti il pieno impegno dell'Italia dei Valori, ti rivolgo i miei più cordiali saluti.

Antonio Di Pietro

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