Regolamento classi di concorso. Le osservazioni della FLC sulla bozza del 15 marzo 2011
Un parere fortemente critico sia sul metodo che sul merito della proposta.
Lo scorso 15 marzo si è tenuto al Miur un incontro con le Organizzazioni sindacali (il primo dopo mesi di silenzio), per illustrare lo stato di avanzamento del regolamento sulle nuove classi di concorso.
Il testo (e i relativi allegati) presentato nell'incontro è notevolmente diverso da quello approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri.
Tecnicamente nelle successive fasi dell'iter (parere del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e delle commissioni parlamentari) dovrà essere inviata la versione originaria. L'Amministrazione ha dichiarato l'intenzione di fornire ai vari organismi anche un esplicito riferimento a quella attuale anche se si tratta di una procedura irrituale.
E' stato chiesto alle organizzazioni sindacali di inviare osservazioni e proposte per completare la definizione del testo prima delle fasi successive.
Abbiamo inviato oggi una articolata memoria riservandoci ulteriori approfondimenti e abbiamo chiesto un ulteriore incontro sull'argomento in considerazione della complessità della materia e delle numerose criticità rilevate.
In premessa abbiamo sottolineato che lo schema di regolamento che ci è stato sottoposto è un atto molto complesso con ricadute fortissime sulla didattica oltre che sui diritti e le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici. Tale atto trova la sua genesi dagli interventi di riordino della secondaria, strumentali all’attuazione del piano di riduzione di risorse alla scuola pubblica ex L. 133/08, sui quali la nostra organizzazione ha espresso un giudizio radicalmente negativo. Ancora abbiamo sottileato, nel metodo, che il confronto con le OOSS su tale provvedimento è stato quasi inesistente, posto che l’ultimo incontro risale a molti mesi fa.
Lo schema di Decreto è una sorta di scatola vuota in quanto rimanda ad atti normativi successivi la regolazione di aspetti fondamentali connessi alla riduzione delle classi di concorso, quali ad esempio i titoli di accesso, evidenziando quindi oltre che una deficienza nella struttura e nella organicità, anche a nostro parere una illegittimità in sé.
A fronte di questa carenza su aspetti così importanti invece lo Schema è assai analitico e invasivo allorquando affronta temi che hanno una diretta attinenza con le relazioni sindacali. Questo secondo aspetto è inaccettabile per la FLC Cgil in quanto si interviene in quelle che sono prerogative contrattuali sull’utilizzo del personale definite dall’art. 4, comma 2 del CCNL 2006/2009 attualmente vigente.
Questi elementi negativi e criticità si sommano alla fortissima preoccupazione che l’attuazione di queste disposizioni determineranno sui diritti dei lavoratori sia a tempo indeterminato che determinato. Per questa ragione crediamo sarebbe stato necessario valutare attentamente fin da subito tutte le possibili ricadute, garantendo i lavoratori rispetto gli esiti che tale provvedimento inevitabilmente determina.
Nel merito delle tabelle abbiamo sottolineato:
- L'ambiguità delle diverse dizioni del concetto "ad esaurimento" che rischia di generare ulteriore incertezza nell'assegnazione degli insegnamenti e non garantisce né il personale di ruolo né i precari
- Che sia resa più coerente l'individuazione delle classi di concorso per gli insegnamenti delle scienze integrate, di quelle applicate e dell'informatica con un rigoroso riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti dalle indicazioni nazionali e dalle linee guida.
- Che siano definite esplicitamente le classi di concorso assegnate anche gli insegnamenti previsti nell'allegato H del regolamento dei Licei (DPR 89/10)
- Numerosi rilievi su imprecisioni ed omissioni anche rispetto alle nuove classi di concorso.
Per maggiori approfondimenti è disponibile lo speciale "Nuove classi di concorso per l'insegnamento".
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