Obbligo vaccinale e dismissione sito web gov.it. incontro al MIUR
La FLC CGIL solleva presso il MIUR le numerose criticità gestionali che queste due incombenze stanno suscitando nelle scuole.
Nel corso dell’incontro sulle semplificazioni amministrative svoltosi oggi 9 marzo 2018, di cui diamo conto con altra notizia, come FLC CGIL abbiamo richiamato innanzitutto l’attenzione dell’Amministrazione su due criticità gestionali relative alla dismissione dei siti web gov.it e all’applicazione della legge sull’obbligo vaccinale.
Nel primo caso, come risulta dalla posizione che come FLC CGIL, insieme a CISL Scuola e UIL Scuola RUA abbiamo rappresentato all’AGID e al Direttore Generale Barbieri e che abbiamo già illustrato, abbiamo sottolineato gli enormi disagi e i costi che le scuole dovranno sostenere per dismettere il dominio e trasferire su un nuovo sito tutti i dati obbligatori che nel corso degli anni hanno caricato sul loro sito web. Si tratta di un’ulteriore pesante molestia di cui le scuole non possono farsi carico da sole. Per questo abbiamo ribadito all’Amministrazione la richiesta di mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche le indicazioni e gli strumenti necessari alla trasmigrazione gratuita dei dati dai siti scolastici registrati nel dominio gov.it, fornendo tempestivamente le necessarie indicazioni e non consentendo che, come sempre più spesso accade, le scuole e i dirigenti scolastici vengano lasciati soli a confrontarsi con le disposizioni che altre amministrazioni pubbliche indirizzano loro, per finalità che non sono quelle del servizio di istruzione.
Su questo punto l’Amministrazione ha riconosciuto la serietà del problema che ha colto di sorpresa lo stesso MIUR e ha informato che la Direzione generale delle comunicazioni sta lavorando di concerto con l’AGID per trovare soluzioni adeguate. A breve seguirà una convocazione delle Organizzazioni sindacali per discutere della materia.
Anche riguardo alle scadenze previste dalla legge sull’obbligo vaccinale, abbiamo registrato le responsabilità inaccettabili che la nota congiunta del Ministero della Salute e dell’Istruzione del 27 febbraio 2018 ha scaricato sulle scuole. Dopo aver chiesto nel mese di ottobre alle scuole di raccogliere e trasmettere alle ASL di riferimento migliaia di autocertificazioni relative alla situazione vaccinale degli alunni, oggi con la nota si chiede alle scuole di trasformarsi in autorità sanitarie, procedere all’accertamento di quelle dichiarazioni e disporre per i bambini inadempienti delle scuole dell’infanzia l’allontanamento immediato dalla scuola. Abbiamo sottolineato che, per sopperire alla manifesta incapacità degli uffici sanitari presenti nelle ASL di monitorare l’adempimento dell’obbligo vaccinale da parte di tutti i soggetti obbligati, la legge ha riversato sulle segreterie delle scuole compiti che esse non sono in grado di svolgere, perché si aggiungono al loro lavoro ordinario già gravoso e complesso.
Abbiamo inoltre segnalato che, anche nel caso in cui le regioni abbiano istituito l’anagrafe vaccinale finalizzata allo snellimento e alla semplificazione della procedura di controllo (le scuole inviano l’elenco degli iscritti e la ASL restituisce loro l’elenco degli inadempienti), tale procedura si sta rivelando in molti casi impraticabile perché le scuole non conoscono l’elenco delle regioni con anagrafe vaccinale e, anche quando questo dato è noto (ad esempio nella Regione Lazio), i dirigenti delle ASL non stanno provvedendo a fornire alle scuole le indicazioni previste nella nota.
Abbiamo infine richiamato l’attenzione sul comunicato stampa della Regione Lombardia nel quale, riconoscendo le criticità e la scarsa tempestività della nota congiunta, si evidenzia la necessità che, anche di fronte a casi di mancata vaccinazione, occorrano tempi aggiuntivi per verificare l’effettiva volontà dei genitori a non vaccinare i bambini, prima di poter parlare di inadempimento vaccinale e notificare ai genitori dei bambini delle scuole dell’infanzia la sospensione dalla frequenza. Abbiamo sottolineato che la problematica sollevata dal comunicato stampa riguarda anche gli adempimenti in capo alle scuole e abbiamo chiesto all’Amministrazione di trarne le conseguenti determinazioni, non lasciando soli i dirigenti scolastici a gestire gli inevitabili contenziosi con le famiglie.
Anche su questo punto l’Amministrazione ha preso l’impegno di approfondire la questione.
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