Le OO.SS. chiedono anche a Fism e Aninsei un confronto sugli ammortizzatori in deroga
Dopo l’intesa raggiunta con l’Agidae continua il confronto con le altre associazioni padronali del comparto il confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori in deroga per fronteggiare la crisi. Previsto un incontro con l’Aninsei per il 28 luglio p.v. Si è in attesa di una convocazione anche della Fism.
In analogia con quanto concordato con l’Agidae le Organizzazioni sindacali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal hanno chiesto alle altre due associazioni padronali e datoriali della scuola non statale, ovvero alla Fism e all’Aninsei, un confronto finalizzato a raggiungere intese quadro nazionali che impegnano le singole istituzioni scolastiche aderenti a queste associazioni ad utilizzare, in caso di crisi aziendale, gli ammortizzatori sociali in deroga per sostenere reddito e occupazione.
Non v’è dubbio infatti che la crisi nei comparti privati della conoscenza e in particolare nella scuola non statale curriculare ed extracurriculare proprio a settembre comincerà a farsi sentire.
La contrazione dei consumi e il minor potere d’acquisto delle famiglie sta producendo un diffuso calo della domanda coinvolgendo un numero considerevole di istituzioni scolastiche, educative e formative a gestione privata.
Già oggi ci sono indicatori preoccupanti: oltre alla cessazione dell’attività di alcune scuole laiche e religiose di ogni ordine e grado, assistiamo al fenomeno diffuso delle trasformazioni aziendali e di cessione di rami d’azienda. In particolare nell’area cattolica questa tendenza significa una dismissione dell’impegno diretto delle congregazioni che affidano la gestione dell’attività, in comodato o in vendita definitiva, a fondazioni costituite ad hoc e/o a cooperative sociali per lo più legate al movimento di comunione e liberazione. Mentre nell’area del privato laico l’orientamento più comune è modificazione della ragione sociale della società con la conseguente trasformazione dei rapporti di lavoro
Entrambi i fenomeni, per lo più dettati da ragioni di crisi dovuti al calo della domanda, rappresentano spesso l’anticamera di una ristrutturazione più profonda o addirittura la via della chiusura definitiva dell’attività
A fronte di questo scenario la possibilità davanti a crisi aziendali di poter accedere agli ammortizzatori in deroga può significare per i lavoratori e anche per la struttura stessa una soluzione temporanea di sostegno al reddito e all’occupazione ma comunque insufficiente per poter uscire dalla crisi.
La FLC Cgil, coerentemente con quanto sostiene da tempo la CGIL, ritiene che è giunta l’ora di una riforma dello strumento degli ammortizzatori che estenda in maniera universale a tutti i lavoratori, indipendentemente dalle tipologie contrattuali, tale diritto. Il che significherebbe dare prospettive più concrete sia alle aziende che agli stessi lavoratori per il futuro.
Roma, 22 luglio 2009
______________________
FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS CONFSAL
Roma, 15 luglio 2009
Al Presidente FISM Prof. Di Pol Redi Sante Via della Pigna, 13/A – ROMA
Al Segretario generale FISM Prof. Luigi Morgano Via della Pigna, 13/A – ROMA
La crisi che sta attraversando anche il nostro Paese, accentuata dall’attuale fase di recessione, ha investito tutti i settori produttivi e dei servizi e tra questi ultimi anche il comparto dell’istruzione, dell’educazione e formazione non statale a gestione privata.
La contrazione dei consumi e il minor potere d’acquisto delle famiglie ha prodotto un diffuso calo della domanda, investendo un numero considerevole di istituzioni educative e scolastiche collocate in quasi tutto il territorio nazionale, coinvolgendo anche quelle realtà produttive più consolidate presenti nel nostro Paese
Questo stato di cose sta determinando il ridimensionamento e, a volte, la cessazione delle attività educative e scolastiche con riflessi preoccupanti sui livelli occupazionali e reddituali del personale dipendente docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario.
A seguito delle recenti normative finalizzate al sostegno dell’occupazione e dell’occupabilità dei lavoratori, attraverso l’erogazione di un insieme integrato di misure di politica attiva e di potenziamento delle competenze, le scriventi OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL, firmatarie del CCNL FISM 2006-2009, chiedono un urgente incontro al fine di definire un Accordo Quadro Nazionale sull’applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga alle istituzioni educative e scolastiche aderenti alla Federazione Italiana Scuole Materne.
In attesa di un sollecito riscontro, inviano distinti saluti.
FLC CGIL M. Mari
CISL SCUOLA E. Formosa
UIL SCUOLA A.E. Bellardini
SNALS CONFSAL R. Mollicone
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