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Lavoro agile dirigenti scolastici. Chiuso il confronto
Poche e irrilevanti modifiche rispetto al testo proposto dall’amministrazione all’avvio del confronto. Permane il giudizio negativo della FLC CGIL per l’eccessiva rigidità sulle modalità di fruizione e il pesante ritardo con cui viene esteso anche alla dirigenza scolastica un istituto contrattuale innovativo già da tempo applicato in tutti i comparti e nelle altre aree della pubblica amministrazione
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Con la trasmissione alle organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica in data 20 febbraio del testo definitivo dei criteri generali per l’attuazione del lavoro agile dei dirigenti scolastici, il MIM ha reso noto che ritiene chiuso il confronto e che trasmetterà il testo ai Direttori generali degli USR per i successivi adempimenti connessi alla stipula degli accordi individuali con i dirigenti scolastici che ne faranno richiesta.
Il confronto, aperto dall’amministrazione il 9 gennaio, a cinque mesi dalla firma definitiva del CCNL che ha introdotto anche per i dirigenti scolastici la possibilità di svolgere l’attività lavorativa in modalità agile, si è protratto per ulteriori sei settimane, senza peraltro registrare passi avanti significativi rispetto alla prima proposta dell’amministrazione, sulla quale la FLC CGIL aveva espresso una posizione molto critica rispetto all'atteggiamento di chiusura nei confronti dei dirigenti scolastici in anno di prova, alle forti limitazioni sul numero delle giornate lavorative in modalità agile consentite e all’ingiustificabile slittamento delle tempistiche che, di fatto, hanno finora reso inagibile per metà anno scolastico un diritto contrattuale sancito il 7 agosto 2024 dalla firma definitiva del CCNL 2019-2021.
Il testo definitivo inviato agli USR prevede:
- lo svolgimento in modalità agile di tutte le attività che non richiedano la presenza fisica del dirigente scolastico nella sede di lavoro, ad eccezione di scrutini, esami e sopralluoghi ai sensi del Testo Unico in materia di salute e sicurezza D.Lvo 81/2008;
- la durata del primo accordo corrispondente all’anno scolastico in cui viene sottoscritto;
- lo svolgimento della prestazione in modalità agile fino a un massimo di 5 giornate lavorative mensili, elevabili a 7 previo accoglimento della richiesta da parte del DG dell’USR, garantendo almeno 3 giorni di attività in presenza in ciascuna settimana;
- la possibilità di fruizione continuativa, in deroga al numero minimo dei giorni di attività in presenza, nei periodi di sospensione dell’attività didattica;
- la possibilità di deroga al limite mensile in caso di documentate situazioni di rischio per la salute;
- la definizione della fascia di contattabilità corrispondente alla durata ordinaria della giornata lavorativa nell’orario di funzionamento dell’istituzione scolastica di titolarità;
- le modalità di recesso per esigenze organizzative con preavviso non inferiore a 30 giorni elevati a 90 nel caso di lavoratori con disabilità;
- la possibilità di recesso senza preavviso da parte di ciascuno dei contraenti, in presenza di un giustificato motivo.
Riteniamo che il testo definitivo, pur presentando qualche avanzamento rispetto a quello iniziale su cui si è aperto il confronto, avendo recepito solo in minima parte le richieste della parte sindacale, non consenta di garantire effettivamente il raggiungimento delle finalità che legge e contratto hanno previsto per il lavoro agile, introdotto per migliorare i servizi pubblici e l’innovazione organizzativa, garantendo nel contempo l’equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro.
Inspiegabile risulta infatti l’esclusione dei dirigenti scolastici in anno di prova, nonostante la presa d’atto che non esistono limitazioni alla possibilità di svolgere in modalità agile tutte le attività dei dirigenti scolastici che non richiedano necessariamente la presenza e la precisazione presente nell’art. 11 del CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-2021 che la prestazione lavorativa in modalità agile non modifica la natura del rapporto di lavoro
Eccessivamente ridotto risulta anche il numero delle giornate lavorative che la FLC CGIL aveva chiesto di raddoppiare, consentendo la possibilità di effettuare la prestazione in modalità agile almeno 2 giornate lavorative a settimana o, in alternativa, 10 giornate lavorative al mese, anche per meglio rispondere alla finalità indicata nell’accordo di dare maggiore stabilità e continuità alle funzioni dirigenziali, in caso di sede di servizio lontana dalla residenza e per promuovere la mobilità sostenibile.
La FLC CGIL è ora impegnata a verificare l’applicazione corretta, tempestiva e integrale dei criteri da parte dei direttori degli USR, accertando in particolare che non ne vengano fornite interpretazioni unilaterali, in violazione del dettato contrattuale e dei diritti dei dirigenti scolastici.
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