Audizione dei sindacati sul Decreto Legge ai concorsi per dirigenti scolastici e agli appalti nelle scuole
Illustrate in Commissione Cultura le nostre proposte di modifica al Decreto Legge 58 del 7 aprile 2014 e le nostre motivazioni.
Si è svolta questa mattina 24 aprile, nella sede del Senato della Repubblica, l’audizione delle organizzazioni sindacali da parte della Commissione Cultura sul Decreto Legge 58 del 7 aprile 2014 relativo ai concorsi per dirigenti scolastici e ai servizi di pulizia nelle scuole.
L’audizione, da noi richiesta, ha consentito di portare all’attenzione della Commissione, tutte le criticità ancora presenti nel testo del decreto, per far sì che in sede di conversione possano essere apportate alcune significative modifiche che abbiamo anche riassunto in una memoria consegnata alla Commissione.
Abbiamo proposto di emendare il testo al fine di prevedere un percorso concorsuale specifico per tutti i dirigenti scolastici della Toscana che hanno già superato il concorso - oggi annullato per un vizio formale - in modo da tutelare i loro diritti e garantire la regolarità del funzionamento delle scuole. Inoltre poiché ci sono ancora molti ricorsi pendenti, per irregolarità formali, sarebbe opportuno prevedere da subito le misure da adottare qualora la magistratura procedesse all’annullamento di altri concorsi già espletati.
Sul concorso in Lombardia abbiamo sottolineato in particolare la situazione dei 96 dirigenti che già vincitori della prima procedura non sono più vincitori dopo la rinnovazione, vere vittime sacrificali della vicenda concorsuale lombarda, per i quali occorre trovare una soluzione.
Abbiamo chiesto che la complessa gestione delle gare d’appalto previste dall’Accordo siglato il 28 marzo u.s. non sia lasciata sulle spalle delle istituzioni scolastiche ma sia gestita ad altri livelli, e che in tutta la vicenda degli appalti nelle scuole si attivi un’interlocuzione diretta anche con i sindacati del Comparto scuola, fino ad oggi incomprensibilmente esclusi dal confronto.
Anche CISL UIL e SNALS, convocate per l’audizione, hanno condiviso le nostre posizioni e fatto proprie le nostre richieste.
Alla fine dell’incontro le organizzazioni sindacali presenti si sono impegnate a far pervenire in tempo utile (martedì 29 aprile) una memoria scritta e una proposta di emendamenti.
Ribadiamo il nostro impegno a presentare e sostenere gli emendamenti al DL 58/14 che oggi abbiamo illustrato in Commissione cultura e che sono presenti anche nel dossier consegnato dal Segretario generale della FLC CGIL Domenico Pantaleo al Ministro Giannini nel corso dell’incontro svoltosi il 23 aprile, al MIUR.
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Audizione Senato della Repubblica su conversione in legge del DL 58/14
Concorsi per dirigenti scolastici - Servizi di pulizia nelle scuole
Concorsi per Dirigenti Scolastici
La FLC CGIL ritiene che la conversione del decreto legge n. 58 sia un’occasione da utilizzare per dare soluzione ai molteplici problemi conseguenti all’annullamento in alcune regioni di parte delle procedure dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici.
Le sentenze definitive del Consiglio di Stato, che hanno parzialmente annullato i concorsi in Lombardia e in Toscana, hanno causa negli errori dell’amministrazione che ha gestito i concorsi (buste trasparenti in Lombardia ed errata sostituzione del Presidente in Toscana).
In nessun caso la giustizia amministrativa ha individuato illegittimità nei lavori delle commissioni o nei comportamenti dei candidati.
I docenti che hanno sostenuto i concorsi e coloro che li hanno superati (vincitori ed idonei) sono vittime incolpevoli di errori commessi da chi doveva garantire la legittimità delle prove e con essa la tutela dell’interesse pubblico e dei diritti dei candidati.
In Toscana i dirigenti scolastici assunti a seguito del concorso hanno assicurato efficacemente per uno o due anni scolastici il buon funzionamento delle scuole e ora vedono a rischio la propria situazione. Le scuole coinvolte (solo in Toscana sono 112) vedono compromessa la continuità della direzione scolastica e della gestione didattica, organizzativa, amministrativa e finanziaria e rischiano una prospettiva di precarietà e incertezza che nuocerebbe profondamente agli alunni, alle famiglie e al territorio. Tale situazione critica potrebbe riguardare anche altre regioni ove fossero emesse altre sentenze di annullamento dei concorsi per analoghi vizi formali.
La FLC ritiene che il decreto legge dovrebbe essere emendato prevedendo la realizzazione di uno specifico percorso concorsuale per i dirigenti in servizio e per gli idonei dei concorsi parzialmente annullati.
Si tratta di sanare la situazione esistente, in modo da evitare che l’amministrazione si trovi a dover sopportare i costi degli ulteriori contenziosi attivati da parte degli attuali dirigenti e dei relativi danni economici a loro procurati, oltre che a dover gestire centinaia di scuole prive di direzione.
Si chiede pertanto, come è già avvenuto per il precedente concorso in Sicilia, che la legge di conversione introduca per i dirigenti in servizio e per gli idonei un percorso concorsuale specifico che tenga conto della esperienza fatta positivamente sul campo e della formazione seguita. Tale percorso non sarebbe lesivo del diritto di tutti gli altri docenti che non hanno superato il concorso i quali ripeterebbero le fasi ritenute illegittime dalle sentenze e vedrebbero ugualmente tutelati i loro diritti.
Servizi di pulizia nelle scuole
In quanto all'art. 2 del D.L. sulla proroga fino ad agosto 2014 delle convenzioni quadro Consip degli appalti di pulizia nelle regioni (Campania Calabria Sicilia) che ne erano prive pensiamo sia utile cogliere questa occasione per apportare una modifica che sollevi le Scuole dalla gestione diretta degli appalti e rimetta in gioco i Sindacati Scuola nei rapporti lavorativi che si producono anche per il personale scolastico. Ciò sarà possibile se, in sede di conversione in legge del Decreto 58, si prevederà che , nell'ambito dell'applicazione dell'Accordo del 28 marzo u.s su ex Lsu e appalti storici, firmato dal Ministero Lavoro e MIUR da un lato e OO.SS. Confederali dall'altro, siano altri Enti (USR, MIUR, Enti Locali) e non le scuole a farsi carico degli Appalti a partire dal luglio 2014. A nostro parere, infatti, alle scuole non può essere accollato l’onere di gestire le gare di appalto: non ne hanno le competenze, non ne hanno il personale, non hanno studi legali che le supportino; per non dire delle inevitabili interlocuzioni dirette che esse dovrebbero subire dalle ditte che finora hanno avuto ben più forti e concentrati interlocutori (MIUR, EE.LL. Ministero del Lavoro, USR).
Tutto ciò in attesa di una soluzione strutturale in direzione dell'internalizzazione dei servizio. Anche perché il citato Accordo del 28 marzo scade a marzo 2016 riproponendo tutte le problematicità con le quali le scuole si sono scontrate in questi anni.
Una internalizzazione che riguardi solo i posti di organico accantonati nel 1999 (cioè 11.850 circa Collaboratori Scolastici e 600 circa Assistenti Amministrativi e Tecnici, e non certo 24.000 quanti sono oggi), che venga fatta seguendo leggi e contratti, e che, infine, abbia particolare riguardo ai carichi penali pendenti, alle competenze e al titolo studio. Questo è l’unico modo per evitare il riprodursi di inefficienze croniche che si sono verificate nell’ultimo quindicennio: pulizie fatte male, conflittualità fra personale esterno e interno, sovrapresenze in alcune scuole e sottopresenze in altre ecc.
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