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Referendum, firma contro l'autonomia differenziata

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FLC CGIL rilancia la mobilitazione in INDIRE

Stanchi delle ingiustizie, non stanchi di combatterle

04/09/2024
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Siamo ormai all’inizio di settembre e, dopo le sessioni di saluti della Presidente con il solo personale della ricerca (!) e del CdA al completo con il personale condite di auguri per un luminoso futuro, la situazione di INDIRE è sempre in sospeso: se il motivo del Commissariamento sembra essere un esercizio di maggior controllo della politica sulle attività dell’ente, l’esitazione nell’assegnare il ruolo tradisce quanto meno idee poco chiare su chi possa svolgere la funzione garantendo questo risultato in via transitoria e poi definitiva. Dato il contesto in cui questo intervento si è prodotto, non possiamo dire di avere aspettative di alcun tipo. Avevamo criticato gli ultimi cambiamenti apportati allo statuto di INDIRE che eliminavano il limite di due mandati al direttore generale e assegnavano sempre al direttore generale la totale conduzione dell’Agenzia Erasmus+, in una separazione interna poi evidenziata anche dagli appunti della Corte dei Conti. In attesa, dunque, di scoprire quali novità saranno introdotte nello statuto, l’attuale impasse ricade sulle spalle del personale.

In estate si teneva la sessione concorsuale presentata come il primo passo per correggere il sottoinquadramento decennale del personale: l’esito della prova scritta ha escluso dal proseguimento del concorso numerosi candidati interni che, in virtù della riconosciuta alta formazione, contribuiscono quotidianamente allo svolgimento dei progetti dell’ente e sono investiti di responsabilità e funzioni determinanti. Doveva essere un passo avanti per il riconoscimento della professionalità di chi sopperisce al compresso numero di ricercatori di INDIRE, numero ulteriormente ridotto dalla fuga dei ricercatori che appena possibile vanno altrove: l’effetto è stato alimentare ulteriormente la frustrazione di chi legittimamente chiede siano valorizzati studio, esperienza e disponibilità.

D’altro canto se si scappa via da INDIRE i motivi sono chiari. La ricerca sembra essere sempre meno sostenuta dall’organizzazione: nessun accesso alle banche dati, nessun acquisto di libri, spazi inadeguati, l’attacco all’autonoma determinazione del lavoro fuori sede previsto dal contratto, culminato in sanzioni disciplinari di sospensione per i due dirigenti sindacali di FLC CGIL presenti nell’ente. FLC CGIL denuncia l’urgente necessità di restituire dignità e autonomia al lavoro della ricerca.

Il personale di IV-VIII livello non ha mai visto attivare procedure di valorizzazione ed è fermo al livello di ingresso da più di dieci anni, nonostante siamo riusciti finalmente nel 2023 a ottenere la costituzione del fondo art. 90, condizione necessaria e sufficiente per l’avvio immediato della procedura ex art. 54. Nulla di fatto. FLC chiede che si rimedi avviando la selezione prima di perdere un altro, ennesimo anno.

Si avvicina dicembre e chi ha un contratto precario sa cosa vuol dire: la scadenza dei contratti a tempo determinato è prossima e non ci sono garanzie, non ci sono impegni dell’amministrazione. Sappiamo che il lavoro sui progetti c’è e ci sarà ancora: basta tener conto dei numerosissimi incarichi di consulenza che INDIRE continua ad attivare, oltre a quelli pluriennali, super retribuiti, che ormai possiamo considerare a regime del suo funzionamento ordinario. In questa fase così evanescente di prospettive, FLC chiede una ricognizione aggiornata degli aventi diritto alla stabilizzazione, emendando le scelte inaccettabili che l’anno scorso hanno escluso diversi precari a cui quel diritto era precedentemente riconosciuto; chiediamo prospettive per il precariato e garanzie di proseguimento dei contratti il prima possibile.

Il non fare è buon alleato del tempo che passa e le risorse assegnate a INDIRE dalla Legge Finanziaria del 2022 sono in larga parte inutilizzate: salvo alcune progressioni ex art. 15 (circa un terzo di quelle previste, riconosciute sulla base di una precedente graduatoria), le centinaia di migliaia di euro assegnate a INDIRE sono ancora in attesa di destinazione. FLC CGIL chiede che si avviino le procedure per le progressioni di livello di ricercatori e tecnologi (questi ultimi spesso dimenticati dall’ente) e che si approfondisca la possibilità di distribuire al personale IV-VIII quanto già assicurato da accordi sottoscritti in altri enti di Ricerca. 

Queste sono solo parte delle questioni più urgenti: ci sarebbe anche l’accordo committenti esterni da aggiornare (si attendono ormai da un semestre le motivazioni al passo indietro sull’inserimento di Erasmus+ tra i progetti che contribuiscono al fondo); ci sono gli accordi integrativi dal 2019 da discutere.

Ogni giorno che trascorre senza che INDIRE torni al funzionamento ordinario, non è solo un giorno di ritardo per chi con il commissariamento ha lasciato intendere di ambire a un controllo stringente dell'ente al fine di realizzare affidamenti più che discutibili. Ogni giorno che passa nella vaghezza delle responsabilità, è un giorno in più che lavoratori e lavoratrici devono affrontare senza sapere da chi pretendere un rispetto ripetutamente negato. Il Ministero col commissariamento ha voluto affermare il suo controllo sull’ente di ricerca e lo ha fatto in coerenza con la storia dell’Istituto, senza rispetto per chi ci lavora.

Per queste ragioni, i lavoratori e le lavoratrici di INDIRE nelle prossime settimane si mobiliteranno in una serie di assemblee ed FLC-CGIL sarà sempre impegnato a rappresentare le loro istanze. L’autentica autonomia della ricerca, la quotidianità professionale serena e appagante, la prospettiva certa per i precari, l'applicazione del contratto di lavoro e la contrattazione nelle sue forme chiare e trasparenti di diritto, sono l’unico futuro possibile per INDIRE.

Siamo stanchi delle ingiustizie, mai stanchi di combatterle.

Questi i prossimi appuntamenti:

  • 9 Settembre, a Firenze nella sede in via Lombroso, sala Acquario dalle 8 alle 11: FLC-CGIL partecipa anche da INDIRE all’assemblea provinciale diffusa contro l’autonomia differenziata e sulle sfide del comparto Istruzione e Ricerca (contratto, organici, precariato e riforme). Interverranno Tomaso Montanari, Rettore Università per Stranieri di Siena, Bernardo Marasco, Segretario Generale CGIL Firenze, Gianna Fracassi, Segretaria Generale FLC CGIL.
  • 12 Settembre, solo per Comitato di ente e delegati RSU: assemblea nazionale online contro l’autonomia differenziata che rilancia la mobilitazione per il rinnovo contrattuale, l’aumento dei salari falcidiati dall’inflazione e per una riforma del settore che rimetta al centro il ruolo delle comunità scientifiche, valorizzi il personale e stabilizzi tutti i precari.
  • 19 Settembre (h 11-13) a Firenze in via Lombroso e 2 Ottobre (h 11-13) presso la sede di Roma di INDIRE: assemblee aperte a tutto il personale di INDIRE sulle criticità dell’ente e per organizzare la mobilitazione.

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