
Decreto attuativo non significa attuazione
Che cosa dice il testo del Decreto


Eccolo dunque qui il testo del Decreto, con cinque giorni di ritardo sulla conferenza stampa. Nei prossimi giorni daremo più puntali commenti sull’insieme del testo e degli allegati e sui singoli punti che hanno visto cambiamenti rispetto alle stesure precedenti.
Ma una prima veloce lettura impone di appuntare l’attenzione all’art.27 quello che riguarda l’attuazione del tutto.
Contrariamente a quanto molti erano stati indotti a credere dalla conferenza stampa del Ministro venerdì scorso , per ora non partirà niente.
L’art. 27 del decreto recita chiaramente che l’avvio sarà nel 2007, mentre fino all’attuazione di tutti i passaggi normativi relativi ai licei il Ministero non promuoverà sperimentazioni “ferma restando l’autonomia scolastica”.
I passaggi normativi che il ministero dovrebbe definire non sono piccola cosa e i nodi contenuti difficilmente sono risolvibili nei due mesi che in pratica ci separano dalle iscrizioni. Si tratta infatti di:
· definire la confluenza di 41 indirizzi in 15 (il che vuol dire ridisegnare la mappa dei servizi scolastici sul territorio);
· definire la corrispondenza tra vecchi titoli e nuovi (ovvero riscrivere il DPR 328/01 sulle professioni)
· incrementare al 20% la quota dei piani di studio rimessa alle scuole e alle regioni (ovvero modificare i piani di studio).
A questo punto ci sembrano del tutto confermate le analisi fatte pochi giorni fa di fronte ad una serie di indicazioni e controindicazioni.
Sostanzialmente l’approvazione del decreto e la cosiddetta conclusione della cosiddetta riforma sono puramente formali: i tempi di attuazione lasciano ancora aperto lo spazio per una battaglia a tutto campo per l’abrogazione della Legge, una battaglia a cui la FLC Cgil non intende rinunciare coerentemente al suo giudizio negativo su tutta l’impostazione del sistema che esce riconfermata nel testo definitivo.
Roma, 19 ottobre 2005
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