
Per un autentico dibattito pubblico diciamo no al questionario sulle indicazioni nazionali
Documento delle Associazioni MCE, CIDI, Proteo Fare Sapere, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia sul questionario ministeriale sulle Indicazioni nazionali


MCE - CIDI - Proteo Fare Sapere - Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia
Con una nota ministeriale il 20 marzo il MIM ha diffuso un questionario online, per consentire la partecipazione delle istituzioni scolastiche alla fase di consultazione.
Su un testo di 154 pagine, che dovrà determinare la progettazione dell’offerta formativa della scuola italiana nei prossimi anni, la consultazione del mondo della scuola è frettolosa, limitata e superficiale.
I TEMPI - la compilazione è prevista solo dal 21 al 10 aprile 2025 a soli 10 giorni di distanza dalla pubblicazione da parte della Commissione. I tempi per una lettura e un’analisi attenta del testo risultano compressi e non rispettosi delle tempistiche degli istituti scolastici, già fortemente impegnate in questa fase dell’anno scolastico nella revisione dei documenti di valutazione su richiesta del MIM stesso e nella gestione delle azioni previste dal PNRR;
LE MODALITÀ - la risposta alle domande è ridotta a 3 opzioni che non prevedono pareri contrari e uno spazio per i commenti. Non è prevista la possibilità di esprimersi nel merito dei principi, dell'articolazione e dei contenuti. E’ data la sola possibilità di riportare alla fine un commento di soli 250 caratteri. Peraltro, la compilazione del questionario può essere effettuata anche dal solo DS e/o suoi collaboratori compromettendo così la necessità di garantire gli spazi democratici di confronto nel Collegio.
INVITIAMO PERTANTO
I dirigenti scolastici a:
condividere prontamente la nota del MIM e il relativo questionario con il collegio dei docenti, in modo da garantirne la lettura e il lavoro di analisi
aprire spazi di discussione all’interno del collegio dei docenti, convocandolo entro la data del 10 aprile, affinché le risposte al questionario emergano da una delibera del collegio stesso.
Le scuole a:
respingere il questionario come strumento di consultazione in quanto inadatto a garantire spazi di consultazione dignitosi e rispettosi della professionalità dei dirigenti e dei docenti spuntando per ogni domanda “nessuna risposta”.
motivare la scelta delle mancate risposte nello spazio finale al punto 23. Suggerimenti e osservazioni (max 250 caratteri, spazi compresi)
Ex: Il questionario così come strutturato non dà possibilità di contribuire in modo autentico ad esprimere pareri e proposte per la revisione delle Indicazioni Nazionali risultando offensivo delle competenze e della professionalità della comunità educante.
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