Ottawa, VII congresso mondiale IE: terzo giorno
Approvate una serie di mozioni su diritti umani e diritti e per un più incisivo lavoro dell’IE contro austerità e privatizzazione.
Il terzo giorno dei lavori del VII congresso Mondiale dell’Internazionale dell’Educazione si apre con l’approvazione del bilancio, che chiude in pareggio, e con un ampio e dibattito confronto sugli investimenti politici e finanziari dell’IE.
Più rilevante è stato il confronto sulle mozioni politiche presentate, in particolare sui temi dei diritti umani e dei diritti sindacali, e sulle politiche di austerità, di indebitamento e di mercificazione che segnano un numero crescente di paesi e di aree del pianeta. L’esigenza di rafforzare l’impegno comune ha segnato il dibattito su tutte le mozioni presentate, mettendo in evidenza la necessità di costruire un effettiva capacità di intervento globale, in collaborazione con le altre organizzazioni internazionali.
In tema di diritti umani le risoluzioni impegnano l’Internazionale dell’Educazione ad una maggiore attenzione ai diritti LGBT, alle minoranze linguistiche, alle politiche ambientali, alle politiche di genere e di contrasto alla violenza sulle donne e i bambini.
Uno spazio importante del confronto ha riguardato il ruolo dell’educazione, e delle politiche di scolarizzazione, a favore di rifugiati politici, di migranti e profughi, di bambini che vivono in situazioni di guerra. L’Internazionale dell’Educazione, in questi anni, ha investito risorse ingenti per la costruzione di progetti educativi in aree del pianeta in grave crisi col concorso, anche economico, dei membri aderenti. La definizione di politiche di solidarietà e di mutuo-soccorso e la costruzione di progetti comuni sono tra i principali strumenti di intervento a favore dei paesi e delle organizzazioni sindacali in contesti di grave crisi.
Per quanto concerne il contrasto alle politiche di austerità, indebitamento e mercificazione dell’educazione, il dibattito ha visto l’amplissimo consenso sulla necessità di costruire un fronte globale contro il progressivo affermarsi di una visione neo-liberale del mondo che sta ampliando le diseguaglianze e moltiplicando povertà e conflitti.
Nel corso dei lavori, l’OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) ha presentato il rapporto TALIS 2013 (Teaching and Learning International Survey) nel quale sono raccolti i risultati di una Indagine Internazionale sull’Insegnamento e Apprendimento. TALIS2013 è incentrata sull’analisi degli ambienti di apprendimento, le condizioni di insegnamento dei docenti, le correlazioni di questi fattori con l’efficacia degli istituti e dell’attività insegnante. TALIS esamina rilevanti aspetti dell’attività professionale degli insegnanti: i loro orientamenti pedagogici, le loro pratiche didattiche, la loro interazione all’interno della scuola con i colleghi e la dirigenza scolastica. Scopo principale dell’indagine è di elaborare un quadro comparativo di indicatori internazionali, utili a sostenere i Paesi nello sviluppo delle loro politiche sull'insegnamento, sull'apprendimento e sui docenti (TALIS2013Italia).
Il rapporto fotografa in maniera impietosa quanto i docenti italiani ritengano svalutato il loro lavoro e quanto poco il nostro paese attribuisca valore alla scuola (vedi foto).
Si è poi proceduto alla votazione per le candidature ai 9 seggi aperti dell'Executive Board, per le quali si erano proposti 16 sindacati. Alla fine della giornata, sono stati eletti Okju Bak (KTU – Rep. di Corea), Laurent Escure (UNSA-Education, Francia), Steffen Handal (UEN, Norvegia), Luis Grubert Ibarra (FECODE, Colombia), Daniel B. Lafrenière (CSQ, Canada), Manuela Mendonça (FENPROF, Portogallo), Patric Roach (NASUWT, Regno Unito), Davanand Sinanan (T&TUTA, Trinidad e Tobago), James Tweheyo (UNATU, Uganda). Per la FLC CGIL è un grande successo essere riusciti, a creare, insieme ai nostri partner euro-mediterranei, le condizioni per la valorizzazione e il coinvolgimento diretto dei paesi del Sud Europa maggiormente colpiti dalla crisi e dalle politiche dell'austerità. In particolare, l'elezione della Compagna Manuela Mendonça, responsabile degli affari internazionali di FENPROF, con la quale nell'ultimo anno si è lavorato fianco a fianco e con le stesse progettualità politiche e sindacali, è un risultato straordinario.