FLC CGIL

PRESENTAZIONE

La cittadinanza per i ragazzi e le ragazze con background migratorio è questione cruciale che richiede soluzioni urgenti. Come è noto, la questione sarà oggetto di uno dei quesiti referendari previsti nella prossima primavera. Molti sono gli elementi di preoccupazione che inducono a un impegno fattivo: gli episodi sempre più frequenti di xenofobia, esclusione, discriminazione, la diffusione del discorso d’odio (anche da parte di alti esponenti delle istituzioni) nei confronti dei/delle migranti e delle persone con background migratorio, le esternazioni e i provvedimenti del Ministro Valditara su questi terreni chiaramente orientati da una prospettiva regressiva che fa strame delle tante e diffuse esperienze maturate nelle scuole sul terreno dell’inclusione e dell’interculturalità nonché di importanti documenti (“Orientamenti interculturali”) elaborati anche in sede ministeriale negli anni passati.

Riteniamo fondamentale riportare al centro della discussione i nostri settori, a partire dalla scuola, come promotori di inclusione, intercultura, come luoghi collettivi capaci di costruire competenze e realizzare pratiche di cittadinanza attiva e consapevole, di adoperarsi per un efficace contrasto della xenofobia, dell’esclusione e della discriminazione su base etnica.

Su queste tematiche, il 14 novembre, in collaborazione con Proteo Fare Sapere, la FLC CGIL ha organizzato un seminario-webinar, per educatori, docenti, dirigenti, personale ATA delle scuole di ogni ordine e grado. Resoconto della giornata.

Per garantire continuità e sistematicità al nostro impegno, abbiamo attivato il canale del sito su cui ti trovi “CONCITTADINANZE/UGUALI NEI DIRITTI E NEI DOVERI”. Il canale è suddiviso in due parti, la prima intitolata ESSERE E FARE CITTADINANZA per partecipare al percorso per il riconoscimento della cittadinanza; la seconda SCUOLA – CITTADINANZA – INTERCULTURALITÀ è suddivisa in tre sezioni: L’INCLUSIONE FA BENE A TUTTI; IL PLURILINGUISMO COME OCCASIONE; ITAL2 E FORMAZIONE CIVICA PER MIGRANTI NEI CPIA per offrire in modo sistematico e permanente il fattivo supporto del nostro sindacato a coloro che nella scuola lavorano per produrre inclusione, intercultura e formazione democratica delle giovani generazioni.
Questa seconda parte come ha detto Monica Fontana, di Proteo Fare Sapere: “Cittadinanza e scuola hanno in comune evidentemente molti sfondi integratori le relazioni, la comunità, i diritti, la democrazia. Tutti temi molto importanti, temi molto ampi, temi che oggi non solo ci obbligano a riflettere ma anche a prendere parte più che mai proprio per quella involuzione che bene Manuela Calza ha descritto nella sua relazione. Questo salto all’indietro è davvero preoccupante perché viviamo in un periodo in cui la narrazione della identità ed evidentemente cittadinanza ed identità hanno una relazione, questa narrazione vira verso un’idea ideologica molto ideologica al punto che la cittadinanza si sostituisce in molti contesti nazione e la citazione delle Indicazioni nazionali e delle linee guida per l’educazione Civica ci restituisce il senso di questo balzo indietro. Questa virata si è fatta veramente prepotente e spesso in contraddizione se non in aperta opposizione con quel concetto universale di cittadinanza a cui siamo abituati e che sempre nella relazione di Manuela è stato ben presentato nel citare quei documenti fondamentali che sono le indicazioni nazionali per il 2012, i nuovi scenari del 2018 ai quali poi farò un brevissimo cenno anche io. Quell’idea universale di cittadinanza con cui ci siamo formati, con cui siamo cresciuti dentro e fuori le nostre scuole che hanno ispirato la nostra formazione e l’idea stessa della scuola che abbiamo e che non pensavamo di dover mettere in discussione. La scuola evidentemente è il luogo dove si orienta e matura, quella significatività del divenire cittadino e il luogo in cui confluiscono e si declinano le culture differenti superando, a volte meglio a volte meno, gli stereotipi e i pregiudizi. Ed è certamente a scuola che si costruisce la cittadinanza, tutti i giorni, tutte le volte in cui la comunità educante con le donne e uomini di scuola applicano quella responsabilità sociale e quel rispetto della diversità e delle pari opportunità, perché questo insomma è il senso e il lavoro della scuola e non è che lo diciamo noi o rappresentano una nostra convinzione, lo dice l’articolo 3”.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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