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Prende la parola Domenico Pantaleo, Segretario Generale della FLC Cgil.
"Questo di oggi è solo l’inizio. Lo diciamo al Ministro ed al Governo. Non ci fermeremo finché il Governo non rivedrà la sua posizione. Il Paese vuole affrontare il futuro con la cultura. Il Governo deve avere rispetto di chi protesta, di chi chiede più democrazia e un paese diverso. E’ straordinario che ci siano tanti giovani, sono quelli che non vogliono essere considerati della merce. Quello del Governo è un ritorno al passato, ad un paese classista, che discrimina ed emargina. L’Italia democratica non può accettare quello che è successo ieri a Piazza Navona. Chiunque va in piazza ha diritto al rispetto. Con questa moltitudine che oggi è in piazza bisogna discutere.La nostra Costituzione privilegia la scuola pubblica per tutti e di tutti.Andremo avanti. Contesteremo giorno per giorno l’applicazione di questa pessima legge. La nostra sarà una battaglia a tutto campo.Si deve discutere con tutti e si deve smettere con l’autoritarismo.Sfidiamo il Governo a fare una vera riforma, noi abbiamo le nostre proposte, ma non si può partire dai tagli. Perché l’istruzione è il futuro del Paese e la sua stessa democrazia. L’intera Italia dice oggi al Governo sulla scuola ed il 14 su università, ricerca ed AFAM: fermati.L’unità sindacale che abbiamo costruito qui sarà la nostra forza non dobbiamo disperderla.".
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