FLC CGIL

12:40

Decrease text size Increase  text size

A Piazza del Popolo è iniziato il comizio che si può vedere in diretta sul nostro sito. Di seguito una breve sintesi degli interventi.

Rino Di Meglio, Segretario generale Gilda
Oggi c’è unità di tutta la scuola e di tutto il Paese.
La scuola italiana meriterebbe ben altro rispetto a quanto questo Governo sta facendo.
Questa grandissima manifestazione chiede attenzione per la scuola.
Non è inutile, mostra a tutti il totale disaccordo su quanto il Governo sta facendo.
E non ci fermeremo qui.

Massimo Di Menna, Segretario generale UIL Scuola
Tutti quelli che stanno nella scuola oggi sono qui. Malgrado i bassi stipendi e la scarsa considerazione lavorano tutti con grande professionalità.
Siamo qui per difendere la scuola pubblica nazionale contro ogni attacco.
Difendiamo la scuola laica che integri tutte le culture per il futuro del Paese. Più soldi per la scuola sono più soldi per il futuro del Paese. Con la scusa di ridurre gli sprechi si sta uccidendo la scuola.
Noi abbiamo proposte, vogliamo che vengano ascoltate.
Il Ministro deve convocarci.

Marco Nigi, Segretario generale Snals
Grazie a quanti hanno reso possibile questa grande manifestazione.
Avremmo voluto essere ascoltati dal Ministro. Non è stato fatto e si è deciso di tagliare soldi e persone. Siamo di fronte a veri e propri licenziamenti.
Il Governo nasconde i numeri veri perché in realtà non vuole la scuola di tutti.
L’attacco è alla scuola, ma anche all’università ed alla ricerca, a tutta la conoscenza. Il Governo vuole meno scuola e meno istruzione.
I sindacati vogliono una scuola di qualità, ma questo non si ottiene con i tagli.
Il Paese ha bisogno di più scuola, di più diplomati, di più laureati.

Raffaele Bonanni, Segretario generale CISL
L’unità della scuola salverà la scuola pubblica.
Questo movimento è pacifico e durerà.
Le scelte del futuro si fanno con la gente. Non si decide come in un consiglio di amministrazione.
Va rispettata la Costituzione e si deve rispondere ai bisogni dei cittadini. Non si fanno riforme con i tagli e con l’autoritarismo ed il dirigismo.
L’Europa fonda il suo futuro sulla conoscenza.
Andremo avanti, parleremo con la gente e chiederemo anche agli amministratori locali.

Francesco Scrima , Segretario generale CISL Scuola
Siamo tanti e siamo quelli della scuola pubblica di tutta la società.
Questo non è un rito, è democrazia, impegno civile e promessa per il futuro.
Tutta la scuola dice no ad una scuola impoverita e asservita alle esigenze di un mercato.
Si sta imponendo una tassa sul futuro, sui giovani e questa è la più iniqua.
Questa piazza del popolo italiano è più seria di quella del Governo.
Occorre un patto educativo tra scuola e società. La nostra scuola è migliore della società.
Questa non è una partita chiusa. Lo norme approvate non sono sostenibili, lo diranno gli amministratori locali e le famiglie.
Questa piazza chiede al Governo di fare un passo indietro, di aprire spazi reali di confronto.

Guglielmo Epifani , Segretario generale CGIL
Qui a Roma e nel resto dell’Italia si sta segnando una giornata memorabile per il futuro del Paese. Nessuna piazza può contenere tutti: a Roma i cortei sono 4. In tante città piccole e grandi il Paese insorge. I giovani non si pentiranno di essere qui. Noi lavoreremo perché le loro proteste non siano bloccate, tacitate e messe in discussione. La maggioranza del Paese non si rassegna e non si fermerà perché tutti hanno capito che questa non è una riforma ma una manovra per fare cassa sulle spalle del futuro del Paese. Siamo l’unico paese che taglia sulla conoscenza. Il Governo non si vuole accorgere che siamo in crisi: i disoccupati aumentano ed ora ci saranno migliaia di insegnanti, personale ATA, ricercatori, tecnici che perderanno il lavoro. Il 14 torneremo in piazza per l’università, la ricerca, l’AFAM. Noi siamo pronti per la sfida riformatrice. Qui non ci sono fannulloni. Siamo pronti a combattere le ingiustizie. Noi andremo avanti, continueremo a chiedere il confronto. Il Governo lo deve al Paese. Non dividiamoci. La forza di oggi è la forza dell’unità: non rinunciamoci per un piatto di lenticchie. Presto tutti capiranno e ci ringrazieranno. L’istruzione della scuola pubblica è il motore di oggi e di domani. Noi siamo qui perché pensiamo agli altri ed al futuro.