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Iniziano i lavori - La sala è piena sono presenti circa duecento persone

Presiede Cinzia MionDS e membro MCE

Il DS dell ITT Mazzotti porta i saluti e gli auguri di buon lavoro, sottolineando l’importanza delle relazioni tra stato e scuola e il senso della base laica sulla quale devono essere intrattenute queste relazioni.

Introduce i lavori A. GIACOBBI, segretario generale FLC Veneto, che ringrazia inizialmente gli organizzatori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. Annuncia che il prof. N. Tranfaglia non sarà presente a causa di un urgente problema familiare.

Da dove nasce l’iniziativa e perché a Treviso. Nel Natale 2004 una scuola di Treviso venne accusata di non voler fare il presepio: non era vero! Tentava invece di tenere insiemela cultura della tradizione religiosa cattolica con altre culture.. Segnale di ormai una consistente presenza di tante culture nella realtà del veneto e particolarmente a Treviso.

Esiste una grossa questione aperta che si chiama LAICITA’.

Riguarda il rapporta tra chiesa cattolica e lo stato. Diverse le ragioni.

Primo: i privilegi di cui la chiesa gode nel nostro paese. Dal buono scuola a molti altri… La cosa è certamente molto lontana dalla Gaudium et Spes e da un concetto di laicità pieno.

Altro canale: L’ingerenza della Chiesa nella vita dello Stato. Questa ingerenza mette in discussione alcuni diritti che appartengono a tutti i cittadini. Si fa riferimento al testo di Giorello “Di nessuna Chiesa”. L’attacco più determinante alla laicità viene dall’accusa, più volte ricordata, dell’invasionedel RELATIVISMO.

Obiettivo del convegno: capire le ragioni del problema e soprattutto capire a fondo il valore della laicità. Non un convegno contro, ma un convegno PER la libertà di tutti.

Prende poi la parola Giovanni Cimbalo, docente di diritto ecclesiastico a Bologna.

Le implicazioni del problema sono molto vaste. Innanzitutto io sono un docente di diritto ecclesiastico e guardo soprattutto in modo neutro al problema. Sono necessarie alcune precisazioni terminologiche:

Religione/religioni, associazione di culto. In particolare quest’ultima è un’associazione privata e tutte le associazioni private sono sullo stesso piano. Ogni culto ha propri strumenti organizzativi e propri statuti, organizzazioni che possono essere più o meno partecipate.Ci sono poi situazioni di strutture organizzative di diverso tipo, più o meno democratiche. Cimbalo fa poi un’ampia ricostruzione delle varie tipologie di culto e di religione.

Tra le varie agenzie del sacro vi sono anche delle posizioni accettabili. La nova Costituzione Europea, quando sarà approvata, si impegna a garantire lo stesso trattamento a tutte le confessioni. Quali saranno le conseguenze?

E’ inutile garantire un diritto se dopo non posso esercitarlo… Ma che cos’è una Chiesa: è un luogo che garantisce l’esercizio di un culto. Quindi il diritto deve essere sempre inteso anche come diritto all’esercizio.

Ad esempio cosa intendono i Mussulmani per diritto di culto, dal luogo a tante altre cose, ma crediamo che tutto ciò sia facile, dalla costruzione della Moschea ad altro? No, quello che ha attenuto la chiesa cattolica, in base alla normativa europea, dovrebbe essere garantita anche a tutte le altre confessioni.

Bisogna distinguere pluralismo normativo da pluralismo giuridico.

Ma c’è un altro strumento: quello del pluralismo etico. Esempio in proposito è la legge sull’aborto. Questa è una legge costruita con pluralismo etico: uno Stato ha più verità e più valori. Per la stessa composizione sociale dei nuovi stati. L’alternativa a questo è una realtà come quella della ex jugoslavia.

Quindi la riflessione sulla LAICITA’oggi è essenziale, come strumento di gestione fondamentale di questa fase storica. Cimbalo fa una analitica ricostruzione storica del termine laicità.

La laicità non si realizza senza l’uguaglianza, è la realizzazione delle pari opportunità, è pari accesso della conoscenza a tutti… è la riaffermazione della vita sulla terra… è l’emancipazione dell’uomo dalle religioni. Da qui la laicità come VALORE. L’individuo deve essere forte del valore di se, la laicità non è un valore cristiano e l’emancipazione da Dio. Così intesa la laicità è lontana da qualsiasi forma di religione. Sognare senza una verità rivelata, è lo strumento di creazione di un’etica possibile.

Concludo, la laicità è strumento essenziale di governo della nostra società, delle società multiculturali e della ricerca di vivere in uno spazio comune. Non c’è più spazio per avere un territorio proprio.