FLC CGIL

17:00

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I lavori vengono conclusi da Enrico Panini segretario generale della FLC Cgil.

"La discussione di oggi è stata di assoluto rilievo e si colloca nel quadro delle iniziative di presentazione del programma della conoscenza.

Il nostro percorso, che è partito il 19 ottobre e si concluderà il 10 e l’11 marzo con la Conferenza di organizzazione, ha visto il coinvolgimento di tante strutture con oltre 100 ore di discussione e anche il contributo di oltre 50 competenze esterne.

Un lavoro di qualità oltre che di quantità che sarà socializzato con oltre 30000 persone che costituiscono il numero di navigatori che giornalmente in media visitano il nostro sito.

Con questa serie di iniziative vogliamo dimostrare di essere un soggetto autonomo capace non solo di dispiegare il massimo del dissenso e del contrasto rispetto alla politica del Governo ma anche di stare al merito delle questioni con la nostra identità di sindacato nuovo.

La FLC non è non sarà mai una semplice sommatoria di categorie.

Il seminario di oggi dovrà essere ripreso con ulteriori approfondimenti in modo particolare su tre punti:

1) legare sempre più la contrattazione alla specificità riconducibile ai settori della conoscenza.

2) prestare sempre più attenzione ai fenomeni sociali che riguardano i settori della conoscenza.

3) Ripensare il modello di contrattazione in considerazione del fatto che oggi il precariato è fenomeno strutturale. La situazione è molto diversa dal passato quando le periodiche immissioni in ruolo producevano la soluzione del problema.

Vanno quindi affermati all’interno del contratto meccanismi che garantiscano pari diritti e pari dignità per questo personale.

Dovremmo aprire inoltre il capitolo relativo alla rappresentanza e al modello contrattuale, per individuare il modello sindacale più idoneo per rappresentare questa complessità.

Il 18 marzo i lavoratori pubblici sciopereranno per il rinnovo del contratto. In particolare per il settore della ricerca e della dirigenza scolastica manca l’atto di indirizzo,

Mentre per i comparti dell’università, delle accademie e della scuola deve essere rinnovato il secondo biennio.

Al momento non esistono le condizioni per la chiusura dei contratti in quanto è prevalsa la scelta di premiare gli interessi dei redditi alti attraverso la manovra fiscale di riduzione dell’Irpef. In tal modo sono venute a mancare le risorse necessarie (tra il 5 e l’8%) anche per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

Sciopereremo anche contro i provvedimenti del Ministro Moratti e contro la precarizzazione.

In modo più marcato rispetto al passato, per le nostre professioni dobbiamo rilevare una limitazione che attiene alla libertà del loro esercizio. In questa direzione vanno letti tutta una serie di provvedimenti come il commissariamento degli Enti di Ricerca, il provvedimento sullo stato giuridico dei docenti universitari e dei docenti della scuola.

Infine nella discussione di oggi due punti non sono emersi con la dovuta forza e mi riferisco in modo particolare:

-alla dispersione del patrimonio professionale dovuto alla mancata programmazione di un piano di assunzioni e di formazione professionale che assumerà dimensioni drammatiche in previsione del fatto che nei prossimi anni andrà in pensione circa il 50% degli attuali addetti.

-Ai livelli retributivi della manodopera intellettuale che sono i più bassi del mercato e che impediscono il ricambio professionale.

In considerazione del fatto che la conoscenza e il sapere sono il volano dello sviluppo e della coesione sociale del nostro Paese siamo convinti che le politiche retributive debbano essere centrali e rappresentare una priorità delle politiche contrattuali".

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

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