FLC CGIL

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Enrico Panini nel concludere i lavori della giornata esprime soddisfazione perché siamo riusciti a proporre una critica dura alle proposte della Moratti senza nominarla mai, come ci ha detto il rappresentante di Assindustria facendoci un complimento perché noi amiamo stare al merito delle questioni che analizziamo. Vogliamo costruire l’identità del nostro nuovo sindacato della conoscenza, con le nostre storie di scuola, università e ricerca che si confrontano, con il proprio pensiero autonomo, con le proposte della politica. Stiamo costruendo un percorso insieme alla CGIL perché il pensiero e l’identità della conoscenza sia sempre più forte e definito dentro la cultura confederale. Accanto a questo nostro percorso vive, nelle esperienze quotidiane, la battaglia contro le proposte devastanti del governo e della Moratti sui nostri settori che delineano un modello sociale che divide i cittadini e li separa. Abbiamo all’orizzonte due scioperi: uno, quello dei docenti universitari, per il ritiro del disegno di legge sullo stato giuridico che precarizza ulteriormente i lavoratori dell’università, l’altro, quello della scuola, contro le riforme e i tagli agli organici e le risorse ma soprattutto per rivendicare, ancora, il diritto al contratto. Contemporaneamente avanza la nostra conferenza di programma, un programma che vogliamo confrontare con tutte le forze che si candidano a governare in futuro il nostro Paese; abbiamo toccato il punto più basso della nostra storia e per questo vogliamo individuare priorità, porre al centro gli individui e i loro diritti senza ripartire dalle ingegnerie politiche. Di fronte a provvedimenti inaccettabili e non mediabili perché non sono accettabili le scelte di fondo che le hanno prodotte, si dividono i cittadini e non si riconosce a tutti il diritto di studiare, le scelte devono essere nette, come è netta la nostra richiesta di abrogazione della Legge 53. Le contraddizioni del Mezzogiorno, in un tessuto sociale già fragile, diventano esplosive se si sommano alle scelte che il governo ha compiuto su scuola e mercato del lavoro.

Le conoscenze devono essere al centro dello sviluppo del Sud e vanno considerate davvero come una leva di sviluppo, questo significa che chiediamo al governo di investire sul mezzogiorno in risorse e in responsabilità. Le nostre proposte sono chiare:

- generalizzare la scuola dell’Infanzia;

- innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni, come condizione di successo per i giovani;

- triplicare il numero dei laureati;

- avviare una grande campagna di alfabetizzazione degli adulti.

Questi punti vanno sostenuti da un piano straordinario per il diritto allo studio: risorse, strutture, tempo per studiare sono fondamentali; inoltre il riconoscimento pieno dell’autonomia delle istituzioni, lungi da essere un fatto tecnico o strumentale, è lo strumento sostanziale che affida le scelte, le decisioni e le responsabilità alle comunità locali.

Servizi agli iscritti della FLC CGIL
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Servizi e comunicazioni

Agenda
  • 2 LUGLIO | Prosecuzione trattativa sequenze contrattuali CCNL Istruzione e Ricerca lett. a) art. 178. ARAN, ore 11:00
  • 4 LUGLIO | Presentazione Bozza proposta MIM per Atto di Indirizzo CCNL Comparto scuola 2022/2024, MIM, ore 10:30
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