Resoconto CUN: una prima discussione sul DDL Valorizzazione

Nella seduta del 10-12 settembre le commissioni II e V del CUN, riunite in maniera congiunta, si sono dedicate principalmente all’analisi del Disegno di legge recante “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”(DDL Valorizzazione) sulla riforma del preruolo universitario.

L’iter del disegno di legge potrebbe notevolmente accelerare vista la scadenza degli assegni di ricerca al 31 dicembre 2024.

L’istituzione di quattro figure (borsa junior, borsa senior, contratto di ricerca post-doc, professore aggiunto) pur fornendo ampia flessibilità di reclutamento, rischia fortemente di  aumentare il periodo di precariato nella ricerca. Se si sommano i limiti temporali delle nuove figure, la stabilità lavorativa si allontana sempre più.

Non solo, a parte la scomparsa all’orizzonte dei diritti del lavoratori, che il contratto di ricerca garantisce, nei fatti il disegno di legge sembra riproporre l’assegno di ricerca sotto altra forma.

In definitiva una manovra che non risolverebbe il pregresso e andrebbe a penalizzare le giovani generazioni che vogliono intraprendere il percorso professionale della ricerca. A questo proposito il CUN si era già espresso sul ringiovanimento del corpo docente e sulla riduzione del precariato in una nota del Presidente del 2021.

Altro argomento affrontato in aula è stato quello relativo alla revisione delle classi di concorso per l’insegnamento.  La data del 31 dicembre come data ultima per il termine dei lavori sembra non essere più tassativa. Infatti la revisione delle classi di concorso dovrà essere conseguente alla definizione delle nuove indicazioni nazionali sui programmi di studio. Allo stato attuale dei lavori, inoltre, manca ancora la revisione delle classi di concorso relative alle materie artistiche e musicali.

La prossima seduta del CUN si terrà nei giorni 1-2-3 ottobre.