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I docenti universitari contro il DDL Bernini e i tagli alla ricerca

In un appello, anche professori e ricercatori in ruolo prendono parola contro la precarizzazione e la riduzione delle risorse nella ricerca

12/09/2024
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo testo, sottoscritto da una cinquantina di docenti e ricercatori strutturati nelle università italiane, che si esprimono contro la nuova precarizzazione delle università delineata dal recente Disegno di Legge del governo e contro la nuova stagione di tagli annunciata dal significativo calo del Fondo di Finanziamento Ordinario per gli atenei.

Professori e ricercatori che volessero sottoscriverla, possono farlo a questo link.

CONTRO LA PRECARIZZAZIONE DEI GIOVANI RICERCATORI E I TAGLI ALLA RICERCA

Ai primi di agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un DDL di revisione delle figure pre-ruolo nell’Università, prevedendo nel contorno già tracciato dalla legge 240/2010 un complesso di cinque figure post-laurea, tutte precarie, per alcune delle quali non è neanche previsto il riconoscimento di un reale rapporto di lavoro: la borsa di assistente alla ricerca junior, la borsa di assistente alla ricerca senior, il post-doc, il professore aggiunto e il contratto di ricerca (già definito dalla legge 79/2022 in sostituzione dell’Assegno di Ricerca). Queste non sono tutele crescenti: sono solo laureati/e e dottori/dottoresse di ricerca che svolgono attività in Università, Enti di Ricerca Pubblici, accademie e istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, ma a cui non si riconoscono diritti, rappresentanza e minime tutele (malattia, ferie, contributi previdenziali esigibili, accesso al welfare fiscale) o a cui se ne riconosco alcuni, ma al prezzo di ulteriori compiti (collaborazione alle attività didattiche e alla terza missione). Questa non è una cassetta degli attrezzi per la ricerca: è solo una moltiplicazione infinita dei sentieri e dei tempi con cui vedersi riconoscere il proprio ruolo, che espande la precarizzazione e le incertezze nel lavoro di ricerca in questo paese.

Tutto questo avviene in una stagione che vede nuovi significativi tagli all’università e alla ricerca, come annunciato dalla riduzione di oltre 500 milioni di euro sul Fondo di Finanziamento Ordinario delle università, dalla cancellazione degli ultimi due anni del Piano straordinario avviato da Maria Cristina Messa che avrebbe dovuto ampliare le facoltà assunzionali degli atenei di oltre 10mila posizioni tra docenti e PTA (dando anche la possibilità di rivedere le assunzioni non completate su 2023 e 2024) e dalla mancata stabilizzazione delle risorse alla ricerca provenienti dal PNRR, come sostanzialmente chiesto da molte voci del mondo accademico e della ricerca. Così, la bolla di precariato che si è gonfiata in questi anni (oltre 21mila assegnisti, 9mila RTDa nelle università e migliaia di precari negli EPR), rischia di scoppiare nei prossimi anni su queste molteplici figure, creando una nuova generazione perduta. Questa moltiplicazione del precariato e questi tagli producono solo un’Università ed una Ricerca piccole e precarie, senza prospettive per il futuro.

Per queste ragioni prendiamo la parola e chiediamo che in tutti gli enti, gli istituti e gli atenei che svolgono ricerca in questo Paese siano riconosciuti i diritti e le libertà sanciti dalla Carta Europea dei Ricercatori, con un unico rapporto di lavoro preruolo a tempo determinato, che garantisca diritti, tutele e rappresentanza. Ribadiamo al contempo la necessità della ripresa di un finanziamento congruo alle strutture e alla ricerca di base, per riportare la spesa pubblica e gli organici in questo settore in linea con quelli degli altri Paesi europei.

Alessandra Algostino (Ordinaria di Diritto costituzionale, Torino)

Alessandro Arienzo (Associato di Storia delle dottrine politiche, Napoli Federico II)

Alberto Baccini (ROARS, Ordinario di Economica politica, Siena)

Marco Barbieri (Ordinario di Diritto del lavoro, Bari)

Francesco Luca Basile (Ordinario di Chimica Industriale, Bologna)

Federica Battisti (associata telecomunicazioni, Padova)

Vincenzo Bavaro (Ordinario di Diritto del lavoro, Bari)

Alessandro Bellavista (Ordinario di Diritto del lavoro, Palermo).

Gianfranco Bocchinfuso (Rete29aprile; Associato di Chimica fisica, Roma Tor Vergata)

Bruno Catalanotti (Associato di Biologia Molecolare, Napoli Federico II)

Roberta Calvano (Ordinaria di Diritto costituzionale, UniTelma Sapienza)

Daniela Cecconi (Associata di Chimica analitica, Verona)

Roberto Chignola (Associato di Bioingegneria, Verona)

Aldo Corcella (Ordinario di Filologia greca e latina, Basilicata)

Nuccia D’Orazio (Associata di Fisica tecnica industriale, Sapienza)

Donatella Di Cesare (Ordinaria di Filosofia teorica, Sapienza)

Giuseppe De Nicolao (ROARS, Ordinario di Automatica, Pavia)

Paolo Fanti (Associato di Entomologia Generale e applicata, Basilicata)

Alessandro Ferretti (Ricercatore di Fisica nucleare e subnucleare, Torino)

Alessandra Filabozzi (CUN; Ricercatrice di Fisica sperimentale, Roma Tor Vergata)

Guglielmo Forges Davanzati (Associato Economia Politica, Salento)

Paola Serena Ginestra (Associata di Tecnologie e sistemi di lavorazione, Brescia)

Guido Giordano (Ordinario di Geochimica e vulcanologia, Roma Tre)

Piero Graglia (Ordinario di Storia delle relazioni internazionali, Milano Statale)

Barbara Gruning (Associata di Sociologia dei processi culturali, Milano Bicocca)

Flavia Guzzo (Ordinaria di Botanica, Verona)

Andrea Lassandri (Ordinario di Diritto del lavoro, Bologna)

Nicola Laurenti (Associato in Telecomunicazioni, Padova)

Luigi Marengo (Ordinario di Economia Politica, LUISS)

Vittorio Mete (Ordinario di Sociologia dei fenomeni politici, Firenze)

Attilio Motta (Associato di Letteratura italiana, Padova)

Giorgio Mula (Ricercatore in Fisica sperimentale, Cagliari)

Teresa Numerico (Associata di Logica e Filosofia della scienza, Roma Tre)

Chiara Occelli (CUN; Associata di Restauro, Politecnico di Torino,)

Francesco Pallante (Ordinario di Diritto costituzionale, Torino)

Riccardo Palma (Ordinario di Composizione architettonica e urbana, Politecnico Torino)

Gabriele Pasqui (Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Politecnico Milano)

Giorgio Pastore (Associato di Fisica della materia, Trieste)

Filippo Pellitteri (ARTeD, Ricercatore di Convertitori, Macchine e Azionamenti Elettrici, Palermo

Alessandro Pezzella (Ordinario di Chimica Organica, Napoli Federico II)

Elena Pistolesi (Associata di Linguistica italiana, Perugia Stranieri)

Cecilia Poletto (Ordinaria di Glottologia e linguistica, Padova)

Stefania Portoghesi Tuzi (Associata di Storia dell’Architettura, Sapienza)

Ginevra Salerno (Associata di Scienza delle Costruzioni, Roma Tre)

Luca Scacchi (Forum docenza FLC CGIL; Ricercatore di Psicologia sociale, Valle d’Aosta)

Attilio Scuderi (Ordinario di Critica letteraria, Catania)

Gian Antonio Susto (Associato di Automatica, Padova)

Massimiliano Tabusi (Ordinario di Geografia, Stranieri di Siena)

Giorgio Tassinari (Ordinario di Statistica economica, Bologna)

Valerio Tramutoli (Ordinario di Fisica per il sistema Terra, Basilicata)

Giuseppe Travaglini (Ordinario di Politica economica, Urbino)

Mauro Tulli (CUN; Ordinario di Lingua e letteratura greca, Pisa)

Marco Valente (Ordinario di Economia Politica, Aquila)

Giovanna Vertova (Ricercatrice di Economia Politica, Bergamo)

Gianfranco Viesti (Ordinario di Economia applicata, Bari)

Roberto Voza (Ordinario di Diritto del lavoro, Bari)

Lorenzo Zamponi (Associato di Sociologia generale, Normale di Pisa)

Sergio Zilli (Associato di Geografia, Trieste)

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