Vertenza Lettori di Madrelingua: la FLC CGIL scrive al Ministero dell’Università e della Ricerca
Una soluzione equa della vertenza degli ex Lettori favorisce la soluzione unitaria per i Lettori/CEL nel rinnovato CCNL. Questo obiettivo rimane una nostra priorità.
Il 23 settembre 2021 la Commissione europea aveva annunciato la propria decisione di inviare una lettera di costituzione in mora all’Italia per il mancato rispetto delle norme dell’UE in merito alla vertenza dei Lettori di madrelingua.
In risposta all’apertura da parte della CE della procedura di infrazione del diritto dell’Unione europea contro l’Italia, il Parlamento italiano a dicembre 2021 ha approvato un emendamento alla Legge di bilancio con il quale viene modificato il testo del comma 2 dell’art. 11 della Legge 167/2017 in modo di “consentire la ripartizione delle risorse necessarie alla ricostruzione di carriera degli ex lettori di lingua straniera senza la necessità che le università stipulino previamente i contratti integrativi di sede. In tal modo si intende dare seguito alle eccezioni sollevate dalla Commissione europea” (Scheda di lettura alla Legge di bilancio 2022, Camera dei Deputati, 27 dicembre 2021). Sempre secondo questa Scheda di lettura fornita al Parlamento, “la modifica consente la distribuzione immediata delle risorse disponibili a decorrere dal 2017, pari, complessivamente, a € 43.525.000.”
Nella relazione del 4 novembre 2021 trasmessa ai Presidenti delle Camere, la Ministra Messa ha ribadito che “La norma consente, quindi, la distribuzione immediata delle risorse finanziarie già stanziate a far data dal 2017, ma non ancora distribuite, a favore del personale impiegato presso gli Atenei italiani come ex Lettori (oggi collaboratore esperto linguistico) in attuazione dell’articolo 1 del decreto-legge del 14 gennaio 2014, n. 2.”
Il 26 gennaio la FLC CGIL ha inviato una lettera al Ministero chiedendo un confronto rispetto ai provvedimenti che il Ministero intende adottare rispetto ai tempi di questa “distribuzione immediata” dei cofinanziamenti agli Atenei “per consentire il superamento del contenzioso in atto e prevenire l’instaurazione di nuovo contenzioso nei confronti delle università statali italiane relativo alla ricostruzione di carriera degli ex lettori di lingua straniera”?
Ovviamente ogni eventuale confronto in merito con il Ministero non significherà “una trattativa” sui diritti acquisiti dei Lettori come riconosciuti dalla giurisprudenza europea, diritti che non possono essere soggetti a negoziati fra le parti. Rimane inteso che devono essere rispettati nei provvedimenti del Ministero anche i diritti dei colleghi che hanno avuto il riconoscimento di condizioni a miglior favore rispetto al parametro economico del ricercatore confermato a tempo definito e quelli dei colleghi che sono attualmente in pensione.
Una soluzione equa della vertenza degli ex Lettori favorisce la soluzione unitaria per i Lettori/CEL nel rinnovato CCNL. Questo obiettivo rimane una priorità per la FLC CGIL.
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