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Primo ciclo di istruzione: come contrastare l'attacco al diritto di istruzione dei ragazzi

Le prese di posizione e gli strumenti della FLC.

16/11/2009
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E' il peggioramento delle condizioni di insegnamento/apprendimento nei primi segmenti della nostra scuola che ci costringe a perseverare nella denuncia degli effetti dei provvedimenti del ministro Gelmini, non certo un pregiudizio ideologico.

Interi Collegi Docenti esprimono pubblicamente la loro preoccupazione: si veda ad esempio la nota che ci perviene del Collegio dei Docenti dell'I.C. “Marconi”, in provincia di Venezia.

Pur in un quadro variegato che presenta situazioni anche significativamente diverse nelle diverse realtà territoriali, le segnalazioni che riceviamo restituiscono l'intreccio di due elementi comuni: la grande preoccupazione, se non l'indignazione per quanto sta avvenendo, e la ricerca di soluzioni organizzative che consentano di far fronte alla situazione riducendo il danno.

Sappiamo di tentativi, al limite delle acrobazie organizzative, di ridurre il numero di insegnanti impegnati in ciascuna classe nella primaria (sì questo è il problema vero, altro che maestro unico!).

Ma ci sono dei limiti: certo non si può ovviare ai guasti prodotti dai provvedimenti ministeriali, sulla pelle degli insegnanti e dei collaboratori scolastici, ricorrendo con leggerezza a orari spezzati, aumenti di carichi di lavoro e quant'altro.

Noi pensiamo che occorra tenere insieme denuncia e qualità della scuola, cercando il maggior coinvolgimento possibile di tutti i soggetti interessati. Ribadiamo che da queste enormi criticità si esce solo se si fermano i tagli e si ripristina un organico adeguato a garantire l’ordinario funzionamento di un segmento essenziale del nostro sistema pubblico di istruzione.

Roma, 16 novembre 2009

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Questa scuola non garantisce il diritto d’istruzione

UNA MOZIONE MOLTO PREOCCUPATA

Il COLLEGIO DEI DOCENTI dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi”, comprendente le scuole dell’obbligo dei Comuni di Ceggia e Torre di Mosto (VENEZIA), esprime viva preoccupazione per la situazione in cui si sono venute a trovare le Scuole dell’Istituto Marconi (due scuole materne, due scuole primarie, due scuole secondarie di primo grado) a seguito dei recenti provvedimenti ministeriali che hanno ridotto drasticamente il personale Docente dell’Istituto.

In particolare ritiene necessario evidenziare che:

  • nelle scuole secondarie di 1° grado di Ceggia e Torre di Mosto, la totale assenza di ore a disposizione , conseguente alla costituzione di tutte le cattedre a 18 h di insegnamento, provoca gravi disagi all’attività didattica: è sufficiente l’assenza di un solo insegnante (e cosa accadrebbe con l’assenza contemporanea di due insegnanti ???), che per difficoltà organizzative di reperimento di personale non viene sostituito, per impedire il normale svolgimento delle lezioni sia nella classe senza insegnante sia per quelle ospitanti i gruppi di alunni provenienti dalla classe senza docente. Trattandosi di scuole con poche sezioni (due) è evidente che ogni classe aumenta, in questi casi, anche di 5 unità e più (si potrebbe arrivare ad avere gruppi classe anche con più di 35 alunni nel caso di assenza contemporanea di due insegnanti).

  • Essendo le classi già molto numerose (anche di 24 allievi, pur con casi di disabilità grave), la presenza di alunni provenienti da altre classi crea, innanzitutto, notevoli problemi per il rispetto delle norme di sicurezza: in questi casi, fare scuola si riduce ad un’azione di mera sorveglianza dei minori.

  • L’insufficiente numero di Docenti assegnato alle nostre scuole non consente l’insegnamento delle Attività alternative alla Religione cattolica , previste dalle norme vigenti. Anche in questo caso, i numerosi alunni, che hanno scelto di frequentare tali Attività, vengono obbligatoriamente inseriti nelle classi parallele, vedendosi costretti a rinunciare a tale opportunità formativa.

Si fa presente che la maggior parte di questi alunni sono immigrati, e che in passato l’ora di Attività Alternative era una delle poche opportunità per gli stessi di studiare, in piccolo gruppo, Italiano L2.

  • La riduzione del personale Docente non consentirà di programmare ed effettuare visite e viaggi di istruzione che, in precedenza, hanno caratterizzato e arricchito le attività didattiche dell’Istituto “G. Marconi”, con la loro grande utilità, anche dal punto di vista formativo. Allo stesso modo l’abolizione delle compresenze durante i rientri pomeridiani ed il Tempo Prolungato e la diminuzione delle compresenze nella scuola primaria, impedirà di riproporre agli alunni tutte quelle attività che erano possibili fino all’anno scorso, grazie alla suddivisione delle classi in piccoli gruppi ( recupero e potenziamento per livelli, attività teatrali e musicali, laboratori, etc.).

  • La limitata assegnazione dei Docenti di Sostegno, a fronte di molti casi di alunni con disabilità, anche grave, presenti nell’Istituto (solo 4/6/9 ore, a fronte di 30 ore di frequenza settimanale) sta provocando ripercussioni molto negative sull’efficacia dell’intervento dei Docenti delle varie discipline e dei Docenti di Sostegno, nei confronti dell’alunno con disabilità e dell’intera classe.

  • Per i motivi su esposti, a partire dal corrente anno scolastico, sarà impossibile attuare interventi di recupero e approfondimento in piccolo gruppo , per recuperare chi è in difficoltà e sviluppare le eccellenze, se non ricorrendo al lavoro straordinario – già messo in essere, peraltro, per sostenere alcuni Progetti di arricchimento del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto.

  • Mancano i Docenti di Italiano L2 per assicurare agli alunni stranieri, che nel nostro Istituto hanno raggiunto il 15 % (nelle Scuole Materne il 30 %) i corsi di Italiano L2 nella fase di prima accoglienza, corsi indispensabili per l’apprendimento della lingua per comunicare con i coetanei e poi per studiare in italiano.

  • Il decurtamento del numero di collaboratori scolastici necessari al nostro Istituto, con sei plessi dislocati in due Comuni e con più di 1000 alunni e alunne frequentanti, genera grosse difficoltà nell’organizzazione di turni di lavoro in cui sia possibile garantire, a livello minimo, sorveglianza e assistenza dei minori, collaborazione ai docenti e pulizia dei locali scolastici.

È questa la scuola che dovrebbe rappresentare un esempio maturo di come gli adulti sanno programmare il diritto d’istruzione dei propri figli?

Il COLLEGIO DEI DOCENTI

RILEVA, con grande amarezza, che quanto esposto abbassa notevolmente il livello didattico-formativo complessivo delle Scuole dell’ Istituto “G. Marconi”;

INVITA le Famiglie degli alunni ad adoperarsi perché vengano date al nostro Istituto risorse adeguate in termini di personale Docente e non Docente;

CHIEDE a tutti i Soggetti in indirizzo, responsabili del buon funzionamento della Scuola Pubblica del nostro Paese, ad intervenire con URGENZA nell’ambito delle proprie competenze;

CHIEDE, altresì, ai Ministri responsabili un sollecito intervento per sanare i problemi segnalati, in modo da assicurare il normale funzionamento dell’attività didattica e condizioni di lavoro serene.

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