Organici: decisamente non ci siamo
In occasione del tavolo di confronto al MIUR per la chiusura del contratto sulla mobilità del 14 gennaio scorso, c’è stato una nuovo e “fugace” informazione da parte del Capo Dipartimento sugli organici per il prossimo anno
In occasione del tavolo di confronto al MIUR per la chiusura del contratto sulla mobilità del 14 gennaio scorso, c’è stato una nuovo e “fugace” informazione da parte del Capo Dipartimento sugli organici per il prossimo anno.
Ci è stato consegnato un documento in cui si delineano le linee di indirizzo che saranno adottate per la predisposizione del decreto e della circolare sugli organici e ci è stata rappresentata l’esigenza, da parte dell’amministrazione, di emanare tali provvedimenti non oltre la metà di febbraio. Il ministero, in sostanza, basa i suoi ragionamenti sulla lettura “letterale” della legge finanziaria che “non ha introdotto altri tagli per il personale docente della scuola” poiché prevede che nel prossimo anno scolastico 2005-2006 non possa essere superata la dotazione organica complessivamente determinata nell’organico di diritto dello scorso anno.
La previsione della finanziaria quindi fa affermare al MIUR di essere in grado di garantire “tranquillamente” quanto necessario.
In realtà, come abbiamo affermato già, la finanziaria opera il taglio in organico di diritto, di tutti i posti che si costituiscono in base agli alunni e che non trovano immediata copertura.
In sintesi, quindi, il MIUR prevede di:
- confermare tutte le precedenti disposizioni contenute nei decreti n. 131/2002 e n. 57/2004, e quindi anche i DM 331/98 e 141/99;
- adeguare la ripartizione dei posti complessivamente attivati lo scorso anno in organico di diritto alle diverse regioni, alla luce delle reali situazioni verificatesi rispetto alle previsioni e alla luce di parziali modifiche degli indicatori “socio - economici – ambientali” già utilizzati lo scorso anno;
- confermare per la scuola dell’infanzia la dotazione dello scorso anno compresi i 408 posti attivati ad anno scolastico già avviato;
- prevedere per la scuola primaria e secondaria di primo grado la dotazione organica di diritto sulla base delle precedenti 30 ore e l’attuale dotazione organica complessiva sul tempo pieno e prolungato;
- ridistribuire la quota di posti aggiuntivi sugli anticipi nella scuola primaria solo alla luce dei reali dati sugli stessi;
- attivare ore aggiuntive di seconda lingua nella scuola secondaria di primo grado solo in organico di fatto;
- di confermare in organico di diritto la stessa dotazione di posti di sostegno dello scorso anno;
- nessuna novità sugli organici per la scuola secondaria di secondo grado;
- silenzio “assordante” sul personale Ata per il quale la finanziaria di questo anno non dice nulla, ma, lo ricordiamo, rimangono i 3.200 posti di collaboratore scolastico da tagliare in attuazione della finanziaria 2003 per il terzo anno consecutivo.
Rispetto a questo quadro, come FLC Cgil, abbiamo confermato tutto il nostro giudizio negativo sulla finanziaria perché non c’è nessuna risorsa per il rinnovo del contratto sul secondo biennio, né per finanziare il piano pluriennale di investimenti sulla scuola più volte dichiarato, perché le disposizioni sugli organici sono assolutamente inaccettabili e inadeguate a garantire il diritto allo studio e la qualità del servizio, perché c’è la conferma dei tagli sul personale Ata, ecc…
Pertanto, per quanto si prospetta sugli organici il nostro giudizio non può che essere di conseguenza totalmente negativo. La sola conferma degli organici di diritto dello scorso anno, pur con possibili adeguamenti tra regione e regione, per noi è:
- del tutto insufficiente a rispondere alle reali esigenze già emerse lo scorso anno e a cui lo stesso Miur ha dovuto far fronte autorizzando altri posti in deroga;
- del tutto inaccettabile continuare a ripartire gli organici alle varie regioni sostanzialmente sulla base degli stessi criteri dello scorso anno e senza tenere di fatto conto delle effettive situazioni già verificatesi sul numero reale degli alunni, sul tempo scuola e sulle richieste della famiglie e degli stessi enti locali. In particolare è inaccettabile la conferma dei posti vecchi sulla scuola dell’infanzia, a fronte di richieste in costante aumento. Di fatto registriamo l’assenza totale di garanzie verso una sua generalizzazione, superando la “campagna tutta ideologica” sugli anticipi che si continua a perseguire coma si è fatto nella circolare sulle iscrizioni;
- inaccettabile la dotazione prevista sul sostegno che, tra l’altro non fa che confermare la precarietà di tale supporto dal momento che quasi il 50% dei posti sono ormai dati solo e sempre in organico di fatto (e spesso sono ottenuti dopo le sentenze dei giudici) e quindi non in grado di assicurare neanche una benché minima continuità;
- inaccettabile il silenzio ad oggi sul personale Ata e sul fatto che gli ulteriori tagli annunciati rischiano non solo di peggiorare ulteriormente la qualità del servizio nella scuola pubblica, ma, in tanti casi ormai, la stessa garanzia di apertura e chiusura della scuole e il loro stesso funzionamento.
Se, alla luce di quanto annunciato, il MIUR dovesse proseguire su questa strada, per parte nostra continueremo a mettere in campo unitariamente tutte le iniziative di mobilitazione in difesa del diritto allo studio, della qualità del servizio e della scuola pubblica.
Roma, 17 gennaio 2005
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