Linee guida degli istituti tecnici. Materiali incompleti e inadeguati
Schede parzialmente compilate, assenza di alcune discipline, imprecisioni e mancato riferimento alla certificazione delle competenze
Continua la pubblicazione da parte del Miur di documenti provvisori e senza alcuna copertura normativa per l'applicazione del riordino della scuola secondaria di secondo grado, prevista dai regolamenti approvati dal Consiglio di Ministri del 4 febbraio 2010 e ancora non registrati dalla Corte dei Conti né pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Dopo la bozza di indicazioni nazionali per i Licei, è del 30 aprile la pubblicazione sul sito dell'Indire delle prime bozze delle linee guida per gli istituti tecnici, mentre non si hanno notizie di quelle sugli istituti professionali.
Le Linee guida per gli istituti tecnici dovrebbero fornire gli strumenti e le indicazioni per la programmazione nelle prime classi dei nuovi istituti, ma quelle pubblicate sono incomplete e inadeguate a fornire indicazioni certe e praticabili.
In particolare va sottolineata la totale mancanza di riferimenti alle competenze trasversali richieste dalla certificazione a conclusione del biennio ed il permanere anche per gli istituti tecnici di una impostazione sostanzialmente contenutistica, pur in presenza di una impostazione sicuramente più snella e meno prescrittiva rispetto alle indicazioni per i Licei.
Sicuramente in questi primi materiali messi a disposizione dal Ministero si conferma l’assenza di riferimenti culturali, didattici e metodologici all'elevamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni, a regime dall’anno scolastico in corso, che implicherebbe la necessità di una impostazione unitaria del biennio di tutta la scuola superiore e il necessario raccordo con il primo ciclo di istruzione.
Da una prima lettura si rileva la fretta e la disomogeneità di documenti che rispondono soltanto all'esigenza di far sembrare completo il quadro normativo di un riordino che, al momento, non ha l'ufficialità della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei Regolamenti.
Ci riserviamo di pubblicare una analisi dettagliata del testo nei prossimi giorni.
Roma, 11 maggio 2010
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