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Istituti tecnici e professionali. Incontro al MIUR sulle linee guida e le misure di accompagnamento

Nell'incontro con le parti sociali del 10 giugno 2010 presentata una nuova versione dei materiali e chiarite alcune questioni procedurali.

11/06/2010
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Si è tenuto il 10 giugno 2010 un incontro del MIUR con le parti sociali per l'illustrazione delle linee guida degli istituti tecnici e degli istituti professionali, rielaborate dopo l'acquisizione dei contributi delle scuole e delle organizzazioni sindacali. All’incontro hanno partecipato, oltre ai sindacati di categoria e confederali, anche le Associazioni imprenditoriali, tranne Confindustria, ed altre forze sociali.

Il Prof. De Toni, Presidente della Commissione per il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, ha aperto l'incontro precisando che i documenti presentati possono essere ulteriormente emendati e integrati sulla base di eventuali osservazioni che dovranno pervenire al MIUR entro il 18 giugno.

La Dott.ssa Nardiello ha poi illustrato il lavoro svolto ed ha precisato che il riordino prevede ulteriori adempimenti, per poter andare a regime dal prossimo settembre:
Dopo la pubblicazione dei regolamenti in Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe avvenire il prossimo 15 Giugno, sarà necessario:

  1. Concludere il documento tecnico di accompagnamento

  2. Pubblicare formalmente le linee guida (30 giugno)

  3. Definire le sub-opzioni (tra luglio e settembre)

  4. Attivare le misure di accompagnamento e la formazione del personale

Per quanto riguarda la nuova versione delle linee guida, ha inoltre sottolineato che sono state accolte molte delle sollecitazioni pervenute dalle scuole e dalle organizzazioni sindacali.

In particolare:

  1. le indicazioni metodologiche sono state eliminate dalle singole schede, sia per la evidente disomogeneità delle stesse che per un maggiore rispetto dell'autonomia progettuale dei docenti, e saranno inserite in un documento di accompagnamento (Orientamenti per l'organizzazione del curricolo) relativo all'insieme degli insegnamenti;

  2. le linee guide restano basate sulle discipline, ma viene accentuato l'aspetto trasversale e la progettazione e valutazione per competenze, con particolare riferimento ai 4 assi culturali previsti dalla certificazione per l'adempimento dell'obbligo di istruzione.

  3. I documenti di accompagnamento per i due percorsi, oltre alle indicazioni metodologiche, prevederanno varie sezioni relative alle azioni per il passaggio al nuovo ordinamento:

    a. l'identità degli istituti

    b. gli strumenti per l'innovazione

    c. la motivazione degli studenti

    d. le "alleanze formative" sul territorio

    e. progettare e valutare per competenze

    d. l'articolazione dell'offerta formativa e il raccordo con l'istruzione e formazione professionale regionale

In conclusione del suo intervento, la Dott.ssa Nardiello ha comunicato che il Decreto Ministeriale 9/2010 sulla certificazione delle competenze è stato registrato dalla Corte dei Conti e sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale, confermando che l’adozione del modello sa parte delle scuole sarà obbligatorio dall’a.s. 2010/11.

Nel suo intervento, anche a nome della Cgil, la FLC in premessa ha dichiarato l’impegno a verificare le modifiche apportate nel nuovo testo delle linee guida, anche con riferimento alle osservazioni che avevamo già inviato sia per i tecnici che per i professionali.

Abbiamo anche ribadito che:

  • la proposta di riordino non fa in alcun modo i conti con l'elevamento dell'obbligo d'istruzione, a regime già dal corrente anno scolastico: è essenziale che esista una consistente area comune tra il biennio iniziale dei Licei e quello degli Istituti tecnici e degli Istituti professionali, per evitare la canalizzazione precoce dei ragazzi costretti, con l’impostazione decisa dai Regolamenti, a scegliere a 13 anni un percorso fortemente differenziato;

  • le parti relative alla didattica laboratoriale, nei testi, appaiono come pure petizioni di principio, a fronte dei drastici tagli previsti proprio dei laboratori e degli insegnamenti tecnico/pratici. C’è, al contrario, bisogno di rafforzare ed estendere la presenza dei laboratori anche nei percorsi liceali, se davvero si vuole realizzare una scuola vocata a garantire l’apprendimento di tutti e le competenze che, come noto, non si insegnano ma si acquisiscono e questo non è possibile con la lezione frontale;

  • le azioni di accompagnamento e di formazione in servizio, peraltro non finanziate, vengono previste con un tale ritardo da non poter essere realizzate e utilizzate ai fini di un avvio ponderato del nuovo ordinamento dal prossimo settembre;

  • è necessario fare immediatamente chiarezza sulla possibilità per gli Istituti professionali di rilasciare le qualifiche triennali, in considerazione delle numerosissime iscrizioni con riserva e della totale confusione ed incertezza che regna sovrana sia nelle scuole che nelle Regioni;

  • è urgente e necessario un confronto anche con le Regioni, come già richiesto nel precedente incontro, per individuare soluzioni e percorsi rispetto alla sussidiarietà e al regime surrogatorio che in questo momento sono soggetti alle più svariate interpretazioni.

Dopo gli interventi dei partecipanti, la Dott.ssa Nardiello ha precisato che nella predisposizione delle nuove linee guida c'è stato uno sforzo di avvicinamento tra le Linee Guida degli istituti tecnici (e in parte istituti professionali) e le Indicazioni nazionali dei licei sulle quattro discipline comuni: italiano, storia, lingua straniera e matematica ed in parte sulle scienze integrate.
E' anche previsto un documento comune con la Cabina di regia dei Licei. Il "format" delle linee guida è stato modificato con uno specifico riferimento all'obbligo d'istruzione.

Sulle problematiche relative ai laboratori ha confermato l'eterogeneità della situazione a livello nazionale e l'esigenza di interventi puntuali.

Sui rapporti con le Regioni, ha accolto la nostra proposta di un momento di confronto a tre, precisando che per l'applicazione del Titolo V sul sistema di istruzione c'è stato un rinvio di un anno (al 2011/12) dell’Accordo Stato Regioni.

Sul rilascio delle qualifiche da parte degli istituti professionali ha comunicato che sono stati predisposti specifici materiali di supporto e che le Regioni hanno tempo fino al 30/06 per decidere in merito.
Dalle informazioni attualmente disponibili, in tutte le Regioni, tranne la Lombardia, per l’a.s. 2010/2011 dovrebbe essere attuato il regime surrogatorio da parte degli istituti professionali. Ciò significa che gli istituti professionali rilasceranno le attuali qualifiche triennali.
Ha anche precisato che dopo l'accordo sulle qualifiche triennali e quadriennali in Conferenza Unificata, il regime surrogatorio sarà possibile per tutti gli indirizzi e le articolazioni, tranne che per quelle dell'area medica (servizi socio sanitari, ottico e odontotecnico), per le quali il percorso non potrà essere che quinquennale, sulla base di un Accordo con il Ministero della salute, e quindi a carico esclusivamente del sistema di istruzione statale.

Il Prof. De Toni ha ringraziato i partecipanti e sottolineato i contenuti innovativi del lavoro svolto, in particolare per il passaggio alle "competenze".
Ha rilevato le difficoltà a dare attuazione e coerenza a questa scelta che indubbiamente si scontra con il taglio delle risorse.
A tal proposito ha richiamato il documento predisposto già lo scorso anno dalla Commissione da lui presieduta che non casualmente, in un apposito allegato, prevedeva risorse a supporto di orientamento, formazione, laboratori ed edilizia scolastica. Di quel documento si sono perse le tracce.
Ha, infine, sottolineato la difficoltà nel raccordo con il sistema dei Licei, le cui Indicazioni nazionali hanno una impostazione decisamente diversa da quella da loro prescelta per le Linee guida degli Istituti tecnici e professionali.

Roma, 11 giugno 2010

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