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Dopo l'assemblea nazionale del 17 febbraio, un Blog sui regolamenti della scuola superiore

Uno spazio per la discussione e le proposte.

18/02/2010
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>> Ordine del giorno approvato <<

Un importante ordine del giorno è stato approvato all'unanimità dall'Assemblea nazionale della Scuola secondaria superiore del 17 febbraio scorso, nella quale abbiamo ribadito le motivazioni della nostra opposizione ai regolamenti Gelmini, ma anche le nostre proposte per una reale riforma di questo importante segmento della scuola pubblica. Per saperne di più...

Per dare seguito agli impegni assunti in quella sede abbiamo deciso di rendere disponibile un Blog sui temi legati ai regolamenti e al futuro della scuola superiore, nel quale raccogliere contributi, analisi e proposte.

Il Blog è raggiungibile a questo link.

Roma, 18 febbraio 2010
____________________

ORDINE DEL GIORNO

L'Assemblea nazionale della scuola secondaria superiore, convocata il 17 febbraio 2010, cui hanno partecipato anche rappresentanti dei partiti dell'opposizione e responsabili delle associazioni professionali, ascoltate le relazioni, i contributi di docenti, dirigenti scolastici, genitori e studenti e le conclusioni di Fulvio Fammoni, della segreteria nazionale della Cgil,

PREMESSO

che l'uscita dalla grave crisi economica ed occupazionale, in cui versa il nostro Paese, richiede una seria politica di investimenti nella conoscenza e nella qualificazione del sistema pubblico di istruzione,

CONDIVIDE LA VALUTAZIONE NEGATIVA

sui regolamenti, approvati dal Consiglio dei Ministri il 4 febbraio 2010, in quanto:

  • non prevedono l'istituzionalizzazione del biennio unitario;

  • rendono di fatto impossibile la reversibilità delle scelte degli studenti, favorendo la canalizzazione precoce dei giovani, che condanna i più deboli a rimanere nelle stesse condizioni di partenza, negando in tal modo il ruolo costituzionale della scuola pubblica e l'esercizio della cittadinanza attiva,

  • prevedono una pesante riduzione dell'offerta formativa,

  • sanciscono l'impoverimento della formazione culturale dei giovani, privandoli dell'apporto fondamentale di discipline quali diritto, economia, geografia (cancellata o accorpata a storia),

  • riducono le ore di laboratorio, confermando una obsoleta distinzione tra sapere e saper fare;

  • relegano i saperi artistici e musicali esclusivamente nell'ambito delle discipline di indirizzo;

  • nulla dicono dell'apprendimento permanente già debole nel nostro paese che sarà ulteriormente penalizzato dai tagli;

  • prevedono tagli solo sulla scuola statale mentre sono confermati i finanziamenti alle scuole private.

L'assemblea

ESPRIME GRANDE PREOCCUPAZIONE

per l'irresponsabile fretta del Governo che creerà confusione, incertezze e disorientamento:

  • alle scuole, che dovranno improvvisare i piani dell'offerta formativa,

  • alle Regioni e gli Enti Locali, alle quali sarà impossibile effettuare una seria programmazione territoriale;

  • alle famiglie, che dovranno scegliere un percorso determinante per il futuro formativo ed occupazionale dei giovani senza le informazioni necessarie per una scelta consapevole;

  • alle lavoratrici ed ai lavoratori precari per i quali si allontana, non solo la prospettiva di stabilizzazione, ma persino quella della conservazione della loro attuale situazione,;

  • a tutto il personale docente e ATA la cui professionalità sarà svilita e vilipesa, con il crearsi di diffuse situazioni di sovrannumerarietà e di instabilità, tenuto anche conto del rinvio sine die della revisione delle classi di concorso.

L'assemblea, nel denunciare il rischio di un indebolimento della tenuta unitaria del sistema nazionale di istruzione a causa di probabili soluzioni differenziate territorio per territorio, nonché il furore economico finanziario del Governo che sta producendo una insostenibile ed iniqua situazione in tutta la scuola secondaria superiore,

CHIEDE

al Governo di fermarsi e di desistere dall'attuare provvedimenti i cui esiti certi saranno la destrutturazione ed il peggioramento di questo rilevante segmento del sistema nazionale dell'istruzione.

SI IMPEGNA

  • a continuare nell'azione di contrasto ai Regolamenti con iniziative diffuse sul territorio;

  • a convocare, nelle scuole, assemblee a carattere permanente aperte a genitori e studenti;

  • a sollecitare il confronto con le province che si trovano a dover gestire con tempi inadeguati l'offerta formativa delle scuole superiori, le confluenze e le nuove istituzioni;

  • a rafforzare il dialogo con gli studenti sostenendone la mobilitazione;

  • a partecipare massicciamente allo sciopero generale del 12 marzo che ha tra i suoi obiettivi anche il contrasto alle politiche del governo sulla conoscenza;

  • a organizzare, nei giorni immediatamente successivi allo sciopero, una settimana di presidio permanente sotto la sede del MIUR con staffetta fra le strutture regionali della FLC insieme alle associazioni professionali e a quelle di genitori e studenti che vorranno partecipare, anche contro i tagli e tutti gli altri elementi che determinano sofferenza nella scuola pubblica.

Approvato all'unanimità

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