Costituzione degli organismi per la gestione territoriale dell’inclusione scolastica (GIT e CTS): i due pareri del Cspi
Il Cspi valuta negativamente i contenuti dei due decreti che complicano il lavoro delle scuole. Le proposte del Consiglio per semplificare e armonizzare il funzionamento di GIT e CTS
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Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) riunitosi in seduta plenaria, in videoconferenza, in data 1° ottobre 2021, si è espresso negativamente sui due decreti proposti dal Ministero dell’Istruzione che riguardano le modalità applicative del D. lgs 66/2017 in tema di inclusione degli alunni con disabilità. I due decreti riguardano rispettivamente la costituzione dei Gruppi per l'Inclusione Territoriale (GIT) e i Centri territoriali per il supporto (CTS).
Il CSPI ha evidenziato che, dopo la Sentenza del Tar del Lazio n. 9795 del 14 settembre 2021 (che ha annullato il decreto ministeriale sull’adozione dei nuovi modelli di PEI nonché le modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità), sarebbe stato utile da parte del ministero emanare delle disposizioni orientate a ridurre il senso di confusione delle scuole sulla tematica dell’inclusione. Infatti, alcuni recenti interventi (come il d.lgs. 7 agosto 2019 n. 96) hanno creato una proliferazione di organismi e una sovrapposizione di competenze, di ruoli e di funzioni degli stessi che, invece di semplificare, rischiano di rendere caotica la governance territoriale sull'inclusione.
Il CSPI ha pertanto espresso l’esigenza che venga emanato un unico decreto che regoli e armonizzi le funzioni e le modalità di collaborazione, relazione e coordinamento tra i diversi organismi territoriali operanti sul tema dell'inclusione (GIT e CTS).
Riguardo allo schema di decreto di costituzione dei CTS, il CSPI ha espresso parere negativo anche perché ha ravvisato come il contenuto dello stesso sia esorbitante rispetto alla delega assegnata che prevede unicamente l'individuazione delle istituzioni scolastiche di riferimento per i CTS, mentre il testo interviene nella definizione di aspetti non previsti dalla norma di riferimento, quali sede, composizione, funzionamento, ecc.
Rispetto allo schema di decreto sui GIT, il CSPI ha espresso numerosi rilievi critici e proposte correttive, tra cui:
- prevedere che i CTS possano essere incardinati presso i GIT, pur mantenendo la distinzione delle competenze e degli ambiti di intervento, e con sede presso la medesima istituzione scolastica;
- per la definizione del numero di docenti da assegnare ai GIT, integrare il criterio del numero delle scuole almeno con quello più significativo del numero degli alunni con disabilità in rapporto alla popolazione scolastica del territorio nell'ultimo triennio;
- vista l'importanza degli interventi e dei compiti affidati al GIT e al CTS, prevedere che i docenti assegnati possano usufruire quantomeno di forme di parziale esonero dall'insegnamento.
In conclusione il CSPI, considerata la portata sostanziale delle modifiche proposte, all’unanimità ha espresso parere negativo salvo che vengano accolte tutte le richieste e le osservazioni formulate.
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