Attivazione percorso formazione incentivata docenti: un provvedimento tardivo e sbagliato
Molte criticità nel decreto: esclusione dei precari, tempistica sbagliata, nessuna implementazione di fondi per garantire il pagamento delle ore svolte in più dai docenti. Il Ministro Valditara sospenda queste attività in coerenza con la sua volontà di superare la figura del docente incentivato
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Con la nota 116995/24 inviata a tutte le scuole il Mim ha dato avvio al percorso di formazione triennale incentivata dei docenti di cui al DM 113 del 6 giugno 2024 in applicazione dell'art. 16ter del D.lgs. n. 59/2017.
Il percorso è rivolto ai docenti "con incarichi di collaborazione e supporto del sistema organizzativo dell'istituzione scolastica e della dirigenza scolastica nell'a.s. 2023/24" e prevede:
- la partecipazione volontaria e riservata al solo personale di ruolo;
- l'iscrizione tra il 29 luglio e il 23 agosto mediante la piattaforma "Scuola futura";
- 30 ore di attività di formazione on line e in modalità asincrona da svolgersi al di fuori dell'orario di insegnamento.
La partecipazione alle attività formative può essere retribuita con compensi forfetari a carico del FMOF da definire in sede di contrattazione d'istituto. In alternativa ai docenti è riconosciuta la fruizione dei cinque giorni per la partecipazione con esonero dal servizio a iniziative di formazione (di cui all'art- 36 del CCNL 2019/21). L'iscrizione al percorso di formazione deve essere effettuata dal personale interessato e con i requisiti indicati sulla piattaforma "Scuola futura".
La posizione della FLC CGIL
Come FLC CGIL abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà al percorso di formazione incentivata previsto dal D. Lgs n. 59/2017 (come modificato dal DL 36/2022) poiché si tratta di una procedura selettiva e competitiva, rivolta ad una estrema minoranza di docenti, che esclude il personale precario, che non riconosce e valorizza l'impegno professionale della maggioranza degli insegnanti grazie al cui lavoro, individuale e collegiale, viene garantita didattica di qualità per tutti gli alunni e gli studenti.
La nota operativa del Mim evidenzia ulteriori elementi di criticità presenti nel DM: sono esclusi i docenti precari, l'attività di formazione proposta riguarda l'anno scolastico già terminato, le iscrizioni vengono effettuate in piena estate quando il personale docente è in gran parte in ferie, la mancanza di stanziamenti aggiuntivi per rendere compatibile i fondi FMOF con la retribuzione delle attività di formazione svolta dai docenti, oltre le 80.
Alla luce di tutte queste circostanze risulta condivisibile l’orientamento di molti docenti di non voler aderire a questo percorso di formazione calato dall'alto, dai contenuti alquanto discutibili, attivato solo per ottemperare ad un impegno sconsideratamente assunto dal precedentemente governo nei confronti del PNRR.
Il Ministro Valditara ha di recente pubblicamente affermato di voler "superare" le disposizioni imposte dall'Europa sul "docente stabilmente incentivato" ma evidentemente non è sua volontà o capacità.
Come FLC CGIL chiediamo che il provvedimento venga sospeso e che tutta la materia sia regolata nella sede propria che è quella del contratto nazionale di cui si attende da tempo l'apertura delle trattative per il suo rinnovo anche al fine di recuperare il potere d'acquisto perso dagli stipendi del personale della scuola negli ultimi anni a causa dell'inflazione.
Ma anche questo temiamo che non sia tra gli interessi di questo Ministro.
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