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Personale ATA: ancora carichi di lavoro sulle segreterie

Come FLC CGIL denunciamo ancora una volta l’aggravio dei carichi di lavoro per Amministrativi e DGSA che si devono occupare a breve tempo della Piattaforma PagoPA e degli approvvigionamenti per i dispositivi di protezione e sicurezza in vista degli esami di Stato.

14/05/2020
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Nell’emergenza sanitaria che stiamo tutt’ora affrontando nella cosiddetta “Fase 2”, mentre proseguono le riunioni al Ministero per definire con i sindacati e il Comitato Tecnico Scientifico i protocolli di sicurezza, ai fini di una ripartenza delle attività scolastiche, a partire dallo svolgimento degli esami di Stato, vi è un ulteriore aggravio di lavoro e di responsabilità per il personale ATA delle Segreterie, che sta continuando ad operare in modalità lavoro agile da casa.

Il MI, con l’emanazione della nota 1125 dell’8 maggio 2020, riguardante l’adesione alla Piattaforma PagoPA, ha introdotto obbligatoriamente il sistema centralizzato “Pago In Rete”, collegato alla piattaforma PagoPA che, dal prossimo 30 giugno, dovrà essere utilizzata per l’erogazione di tutti i pagamenti verso le Pubbliche Amministrazioni.

Di conseguenza, le Scuole devono adottare e utilizzare in via esclusiva la piattaforma PagoPA, in quanto i servizi di pagamento alternativi a PagoPA risulteranno illegittimi.

Questo sistema PagoPA consentirà:

  1. alle scuole di ricevere dalle famiglie i pagamenti per i servizi scolastici e l’intera loro gestione;
  2. alle famiglie di pagare telematicamente tasse scolastiche, viaggi di istruzione, visite didattiche, assicurazione integrativa alunni, mensa scolastica, attività extracurriculari, contributi volontari per specifici servizi;
  3. al cittadino di effettuare pagamenti telematici di contributi a favore del MI (tasse per concorsi indetti dal Ministero o bollo per riconoscimento titoli di studio esteri).

Le scuole potranno assolvere agli obblighi richiesti utilizzando il Sistema Pago In Rete del MI o i servizi di integrazione con le soluzioni software locali che hanno già in uso.

Secondo la FLC CGIL, tale tempismo e solerzia, in questo momento ancora emergenziale, si tradurrà a breve per le Segreterie scolastiche in un altro forte aggravio di lavoro perché la piattaforma dovrà essere popolata con tutti i dati dei fornitori.

Le softwarehouse private stanno già spingendo le scuole ad integrare i propri applicativi con l'acquisto di pacchetti collegati al sistema Pago In Rete.

Questo sistema era già integrato con SIDI Bilancio, che le scuole preferiscono non adoperare a causa dei continui e noti malfunzionamenti e difficoltà ad ottenere una sollecita assistenza.

A questo punto non ha più senso tenere il conto corrente postale dove venivano versati tutti i contributi delle famiglie, corrisposti a qualsiasi titolo.

C’è poi un enorme problema legato alla tempistica di attuazione del provvedimento: da quasi 3 mesi gli studenti non vanno a scuola, e fino a settembre, se tutto va bene, non vi faranno ritorno. In questa fase la comunicazione con le famiglie è di estrema difficoltà e frammentarietà, e quindi anche la giusta relazione e trasparenza che la scuola deve avere con loro a proposito dell’obbligatorietà del sistema “Pago in rete” è seriamente compromessa ed è molto probabile che tante famiglie non vengano coinvolte e continuino ad usare i sistemi attualmente in essere (bonifici bancari, versamenti su c/c postali).

Poiché la circolare parla di illegittimità di questi sistemi dopo il 30 giugno, la situazione è seria: il genitore che, per la grave situazione attuale, non ha ricevuto o ha sottovalutato la comunicazione della nuova modalità o per ragioni tecniche non ha accesso ai dispositivi utili, ed ha fatto un versamento con altre modalità, commette quindi un reato?

Crediamo che si debba procedere con molta cautela e la proposta potrebbe essere di consentire almeno fino al 31 dicembre 2020 un sistema “misto” di versamenti, dando così il giusto tempo alle scuole, alle segreterie, e alle famiglie di attivare le nuove procedure in sicurezza e con certezza di conseguimento degli obiettivi che “Pago in rete” si pone.

Ma c’è un altro aspetto del problema da non sottovalutare e riguarda il fatto che numerose famiglie non dispongono di PC/Tablet/Smartphone e/o di connettività. Abbiamo già preso atto dell’impossibilità per 1 milione e 600 mila alunni a poter seguire la didattica a distanza proprio per queste ragioni.

Le innovazioni vanno bene, ma devono poter essere fruibili da tutti e essere adottate con tempi più distesi rispetto al difficile momento di emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo.

L’altra questione a cui dovranno far fronte, in breve tempo, le Segreterie è l’organizzazione della funzionalità delle scuole superiori, in vista dello svolgimento degli esami di Stato.

Ciò comporterà sicuramente una grossa difficoltà per l’acquisto di tutti i dispositivi di protezione e sicurezza per il personale e per gli alunni. Già le scuole lamentavano problematicità nell’approvvigionamento e rischiano di non poter reperire per tempo tali dispositivi, che non sono facilmente disponibili sul mercato, e i fornitori, anche quando li spediscono, non riescono mai ad essere puntuali nelle consegne.

Ciò comporterà ancora una volta un carico di lavoro da affrontare da parte di Assistenti amministrativi e DSGA.

La FLC CGIL è impegnata nel denunciare da tempo l’aggravio di lavoro che viene scaricato sulle segreterie scolastiche. 

Siamo intervenuti con il Ministero per fare presente le difficoltà che incontra, in particolare in questa situazione di emergenza, il personale ATA, ma che incontrano anche le famiglie che potrebbero andare incontro a gravi discriminazioni. E’ indispensabile un potenziamento di organico per poter far fronte a tutte le esigenze delle scuole.

Non possiamo che essere d’accordo sulle innovazioni tecnologiche che portano ad una reale semplificazione, ma riteniamo vadano ripensati tempi e modalità per l’attuazione delle misure in tempo di Corona virus.

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