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Elezioni RSU 2025 si vota il 14-15-16 aprile

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INDIRE: i conti non tornano! Un'analisi dei "numeri" dell'ente di Ricerca

8 aprile assemblea nazionale del personale per chiudere la campagna RSU

28/03/2025
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Si avvicinano le elezioni RSU del 14-15-16 aprile e sembra necessario ricordare su quali temi FLC CGIL da tempo chiede all’amministrazione di INDIRE delle risposte rispettose del lavoro e dei diritti di lavoratori e lavoratrici. Se un mese fa abbiamo posto dieci domande, a cui ovviamente non è stata data risposta questa volta proviamo a usare i numeri.

Dal PTA 2025-27 di INDIRE risultano 60 i lavoratori e le lavoratrici a tempo determinato per l’anno in corso. Già mesi fa abbiamo fatto notare all’amministrazione che la cifra non corrisponde alla realtà: nel riepilogo di febbraio infatti i precari TD sono 78. C’era stato detto che nel PIAO sarebbe stata inserita una correzione di cui non c’è traccia. Inoltre, il piano di fabbisogno prevede ZERO indicazioni per il 2026, l’ultimo anno utile per utilizzare la Legge Madia allo scopo di stabilizzare i precari. L’ultima ricognizione sul personale precario avente diritto alle procedure di stabilizzazione è del settembre 2023 e fissava nel 31/12/2021 il riferimento per maturare questo diritto: ci sembrava inaccettabile allora, ci sembra ancor più inaccettabile oggi persistere nel non aggiornare la ricognizione con il termine più sensato dell’anno precedente a quello in corso.

Sono 24 i passaggi da terzo a secondo livello finanziati dalla legge finanziaria 2021 previsti dal PTA 2024-26. INDIRE ha percepito € 431.733 nel 2022 dal primo riparto dei fondi allocati dalla norma e € 256.574,55 per ogni anno successivo. Al momento l’amministrazione ha esclusivamente utilizzato gli € 85.898,35 per lo scorrimento di otto posizioni dalle graduatorie ex art. 15 attive. C’è da chiedere a INDIRE ancora una volta quando si realizzeranno le procedure, ma ormai c’è un’altra domanda che si impone: perché non sono state realizzate finora? Cosa si sta aspettando? Intanto ricercatori e tecnologi hanno perso quei soldi che avrebbero potuto sostenere le loro carriere negli ultimi tre anni.

Stesso discorso per quanto riguarda le risorse che la legge finanziaria 2021 ha assegnato a INDIRE per la valorizzazione del personale di IV-VIII livello: € 834.824,09 per il 2022, il 2023, il 2024 e il 2025. Sono più di 3 milioni di euro. Come abbiamo visto nel bilancio del CNR sono indicate come “avanzo vincolato”. Nel bilancio di INDIRE di queste risorse non c’è traccia. Non vogliamo tornare a ribadire le nostre ragioni per non firmare l’accordo nel merito dell’anno 2025 che tre mesi dopo non risulta ancora neanche approvato dal collegio dei revisori (e non ci sorprende che il magistrato abbia condiviso i nostri stessi dubbi in quella sede; sorpreso sarà stato il Direttore, così solerte a ringraziare chi accoglieva le sue fragili promesse). Non basta diffondere informazioni scorrette sul DL PA 2025 per fare accadere le cose. Si lotta per i cambiamenti normativi, noi sappiamo farlo e lo facciamo, ma non si firmano accordi senza basi normative perché poi le cose non si fanno, si rinviano all’infinito e le risorse si perdono nel nulla. Chiediamo che tutti i soldi che dovevano essere distribuiti per legge ai lavoratori e alle lavoratrici di IV-VIII livello per il triennio 2022-24 (€ 2.504.472,27) tornino a essere oggetto di trattativa.

Invece, si perde tempo e sono ancora ferme a ZERO le procedure di progressione economica ex art. 54 realizzate da INDIRE a oggi. Dopo gli anni persi a procrastinare la costituzione del fondo ex art. 90 inseguendo una libellula di buoni pasto risparmiati per un prato di NO degli organi vigilanti, siamo giunti nell’estate del 2023 a ottenere la certificazione di un fondo pari a € 205.932,32 secondo la norma. C’è da chiedere a INDIRE ancora una volta quando si realizzeranno le procedure, ma ormai c’è un’altra domanda che si impone: perché non sono state realizzate finora? Cosa si sta aspettando? Intanto quei soldi che potevano sostenere i primi passaggi di livello per il personale tecnico e amministrativo non sono stati utilizzati già per il 2023 e il 2024.

DUE sono le sanzioni disciplinari a dipendenti di INDIRE, con incarico in FLC CGIL, per “insubordinazione sistematica” e DUE sono i ricorsi che abbiamo presentato in loro tutela.

DUE anni sono trascorsi senza mantenere la parola di includere i progetti ERASMUS+  tra le attività per prestazioni a committenti esterni concorrenti alla costituzione del fondo ex art-19. Non è stata mantenuta la parola neanche di fornire una risposta negativa scritta. Qualcuno si è accontentato di chiedere l’impegno a “riprovarci” in futuro, per poi firmare un accordo poco equo. Noi non potevamo firmare perché era ingiusto e perché gli impegni nella trattativa devono avere senso. E se l’impegno non si mantiene si dovrebbe almeno produrre la documentazione che motiva il cambiamento di rotta non condiviso.

A proposito. ZERO sono stati gli incontri di trattativa con Direttore e Presidente nel 2024, ZERO sono stati gli incontri col commissario che ha modificato lo statuto di INDIRE per assegnargli l’imbarazzante funzione di fornire corsi abilitanti al sostegno con uno sconto sui crediti di formazione, ZERO sono le convocazioni del tavolo di trattativa per questo 2025, ZERO sono i pareri richiesti a INDIRE sulle nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo che costituiscono un attacco feroce alla scuola democratica.

Di numeri ce ne sarebbero altri ancora. Per esempio, sono 123 i consulenti a libro paga dell’ente di cui 66 su progetto PNRR, alcuni incardinati con continuità nel funzionamento ordinario dell’ente, diceva la Corte dei Conti, notando la contraddizione evidente. Non si possono contare, invece, le problematiche delle sedi di lavoro: uffici poco adatti al lavoro della ricerca, inadeguati negli spazi e nelle risorse, insalubri e in balia degli eventi atmosferici.

Ci fermiamo qua. Sono numeri. Significano qualcosa per qualcuno, possono significare moltissimo per chi lavora in INDIRE. Vogliamo, però, concludere con un numero positivo questa comunicazione: negli ultimi anni le deleghe al nostro sindacato sono costantemente aumentate. Questo riconoscimento di fiducia è una responsabilità che ci rafforza: perché noi questi numeri non li dimentichiamo, ogni numero rappresenta il nostro impegno, e torneremo ancora e ancora a rappresentare gli interessi di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici di INDIRE, precari e a tempo indeterminato. Come dice con semplicità il nostro motto elettorale, noi sappiamo sempre da che parte stare.

PER CHIUDERE LA CAMPAGNA RSU CI VEDIAMO IN ASSEMBLEA
IL GIORNO 8 APRILE DALLE 11.30
A FIRENZE IN VIA LOMBROSO, NELLA SEDE DI ROMA E ONLINE.

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per il rinnovo delle RSU.

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