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INAPP. Stabilizzazioni e piano del fabbisogno: esito dell’incontro al Ministero del lavoro in occasione del sit-in del 6 marzo

I sindacati hanno chiesto di avviare un tavolo di confronto con il Ministero ed i Vertici dell’INAPP per concludere in tempi rapidi il processo di stabilizzazione del personale precario dell’Ente.

11/03/2019
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Le lavoratrici e I lavoratori dell’INAPP si sono dati appuntamento per un presidio lo scorso 6 marzo 2019 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il presidio ha riscontrato una larga partecipazione del personale dell’INAPP. Nel corso della manifestazione, una delegazione di FLC CGIL, FSUR CISL e Federazione UIL Scuola RUA è stata ricevuta dalla Vice Capo di Gabinetto Cons. Fabia D’Andrea e dal Dott. Francesco Vanin.

Le Organizzazioni Sindacali hanno rappresentato la richiesta di avviare un tavolo di confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche e Sociali ed i Vertici dell’INAPP, finalizzato a concludere in tempi rapidi il processo di stabilizzazione del personale precario dell’Ente.

FLC CGIL, FSUR CISL e Federazione UIL Scuola RUA hanno in particolare ricordato che i precari dell’INAPP contribuiscono ormai da ben oltre un decennio alle attività dell’Ente e che per la stabilizzazione sono state già previste specifiche norme e risorse finanziarie. La richiesta di concludere il processo di stabilizzazione entro il 2019 è assolutamente sostenibile sul piano finanziario e normativo, come peraltro già emerso in precedenti occasioni di confronto con il Ministero e con lo stesso Ente. A nostro parere, è necessario quindi procedere al più presto alla stabilizzazione di tutti i precari, modificando il PTA 2019 – 2020 prima dell’approvazione da parte del ministero vigilante. Per questa ragione, le Organizzazioni Sindacali hanno rappresentato al Ministero la necessità di sospendere, in attesa delle verifiche richiamate, l’approvazione del piano di fabbisogni 2019-2020, al fine di consentire l’approfondimento sulle proposte avanzate dalla parte sindacale.

Nel prendere atto delle posizioni espresse dalle Organizzazioni Sindacali, il Vice Capo di Gabinetto Cons. Fabia D’Andrea e il Dott. Francesco Vanin hanno informato che la situazione delle stabilizzazioni in INAPP è oggetto attualmente di studio e di verifiche da parte del Ministero, sotto il profilo normativo e finanziario. In attesa di queste verifiche in corso, a loro parere appare prematuro avviare un tavolo di confronto tra Ministero, INAPP e sindacati; tra le ragioni addotte, l’assenza del Segretario Generale del Ministero, che dovrebbe autorizzare l’operazione di “anticipazione” delle risorse 2020 al 2019. In ogni caso il Ministero si è assunto l’impegno di interrompere i termini di approvazione del PTA e del piano di fabbisogno 2019-2020, al fine di evitare di rendere vana l’interlocuzione avviata con le Organizzazioni Sindacali.

Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato che non vi è alcuna necessità di anticipare risorse 2020 in quanto i residui 2017, il minor costo previsto per il 2020 (42 unità), le risorse di turn-over e la data di decorrenza delle stabilizzazioni rendono possibile la completa stabilizzazione dei precari a partire dai primi mesi dell’anno corrente.

I Rappresentati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno pertanto invitato le Organizzazioni Sindacali a formalizzare tali osservazioni sul piano finanziario, utili ad una rapida stabilizzazione dei precari, prima di un eventuale incontro.

Nella ferma convinzione che il confronto non possa essere surrogato da uno scambio di documenti e note, tantomeno se si tratta di questioni rilevanti come le stabilizzazioni, le Organizzazioni Sindacali ritengono che per risolvere rapidamente e in maniera efficace i problemi serve semmai verificare congiuntamente ipotesi e soluzioni. Il rimandare manifesta nei fatti un non voler decidere, il tutto a discapito dei precari e dello stesso Ente e evidenzia al momento la scarsa considerazione politica delle problematiche del precariato e dell’INAPP.

Responsabilmente, le nostre proposte per una rapida stabilizzazione del personale precario dell’INAPP saranno comunque formalizzate a breve al Ministero del Lavoro e delle Politiche Attive, con l’intento di avviare finalmente una interlocuzione fattiva.

Con il presidio del 6 marzo il personale dell’INAPP ha dato una ennesima prova di forza, compattezza e solidarietà. Riteniamo che la strada della mobilitazione e dell’iniziativa debba essere mantenuta e rilanciata, fino ad ottenere la stabilizzazione di tutti i precari dell’INAPP.

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