Un anno iniziato male: una denuncia dei Dirigenti scolastici sugli effetti dei tagli del Governo alla scuola pubblica
Mai si era registrata nelle scuole una situazione di inizio delle attività didattiche come quella di questo anno. La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC denuncia, insieme ai problemi, l’assenza di assunzione di responsabilità del Ministero.
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La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti scolastici della FLC ha approvato il 22 settembre 2009 un ordine del giorno che denuncia le difficoltà delle scuole e il disagio professionale dei Dirigenti scolastici costretti a cercare di porre rimedio ai problemi provocati dai tagli agli organici dei docenti e degli ATA, dall’aumento del numero degli alunni per classe, dal peggioramento delle condizioni di svolgimento delle attività didattiche, dalla assenza di finanziamenti dello Stato per il funzionamento, dalla mancata risposta del Ministero sui molti problemi sollevati.
Roma 23 settembre 2009
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Ordine del giorno
Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici FLC Cgil
22 settembre 2009
La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici FLC Cgil, riunita a Roma il 22 settembre 2009, nel valutare la situazione delle scuole all’inizio dell’anno scolastico 2009/2010, ha rilevato una diffusa situazione di disagio e difficoltà nella gestione dell’erogazione del servizio scolastico su tutto il territorio nazionale.
Le scelte effettuate dal Governo sugli organici, in tutti gli ordini di scuola, hanno prodotto una rilevante riduzione delle risorse professionali disponibili nelle istituzioni scolastiche che incide negativamente sulla funzionalità e sull’efficacia dei servizi e compromette l’attuazione dell’offerta formativa della scuola pubblica.
L’incremento generalizzato del numero di alunni per classe, in molti casi oltre i limiti di accoglienza delle aule e degli edifici scolastici, la diminuzione, in diversi territori, delle strutture disponibili per l’attività didattica, determinata dalle valutazioni effettuate sulla stabilità statica, e la riduzione del personale docente e ATA, incidono negativamente sulla quantità e sulla qualità delle attività delle scuole e producono un abbassamento dei livelli di sicurezza.
La completa scomparsa nelle scuole di personale con ore a disposizione, utilizzabile anche per la sostituzione del personale assente per brevi periodi, e l’inadeguatezza delle risorse assegnate in fase di programmazione per le supplenze e delle modalità e procedure per la nomina dei supplenti, aggiungono difficoltà e producono problemi nella programmazione e nell’erogazione dei servizi.
I provvedimenti annunciati dal Governo e dal Ministero per i precari, insufficienti quanto a risorse impegnate e soggetti coinvolti, inidonei a contribuire alla soluzione dei problemi di erogazione del servizio scolastico nelle scuole, di incerta e confusa gestione per l’intreccio con risorse a titolarità regionale e per modalità di assunzione e gestione del personale diverse da quelle usuali, contribuiranno a rendere difficile l’organizzazione del lavoro.
La Struttura Nazionale di Comparto sottolinea come i dirigenti scolastici siano impegnati a garantire continuità e qualità in un contesto nel quale gli effetti delle scelte effettuate sugli organici costringono sempre di più a disattendere alle aspettative dell’utenza, con un incremento della conflittualità nei confronti delle scuole e la necessità di riprogrammare continuamente l’organizzazione della scuola e di trovare soluzioni che garantiscano il mantenimento della funzionalità dei servizi e dell’efficacia complessiva dell’attività didattica.
Il definanziamento delle scuole, che non hanno ricevuto dallo Stato alcun finanziamento per il funzionamento per il 2009, l’accumularsi di crediti delle scuole nei confronti del Ministero, la grave situazione di scarsa disponibilità di cassa di molte istituzioni scolastiche, che le espone a contenziosi con i fornitori di beni e servizi e con i lavoratori ai quali non sono liquidate tempestivamente spettanze contrattuali, la possibilità che anche per il 2010 non sia previsto alcun finanziamento per le spese di funzionamento, non sono più sopportabili.
Il ritardo dei monitoraggi sulle spese effettuate nelle scuole nel corso del 2009 per il personale e il mancato confronto con le parti sindacali sulla ripartizione delle risorse contrattuali per l’anno scolastico 2009/2010 ostacolano la contrattazione integrativa di istituto e introducono elementi di incertezza che impediscono l’avvio delle attività delle scuole.
La complessità delle problematiche evidenziate non appare assunta da parte del Ministero che continua, nonostante le sollecitazioni, a non dare risposte adeguate alla gravità ed alle dimensioni dei problemi e sembra invece, attraverso le sue articolazioni territoriali, assumere atteggiamenti di colpevolizzazione dei dirigenti scolastici, rei di segnalare la gravità della situazione.
La Struttura Nazionale di Comparto ritiene necessario attivare tutte le iniziative opportune per estendere la consapevolezza della situazione determinata dai processi di riduzione del personale, attuati in questo anno scolastico e programmati per i prossimi anni, come previsto dal piano programmatico della legge 133/2008, ed è impegnata a valutare tutte le situazioni di difficoltà, contribuendo a sostenere e tutelare ruolo e professionalità della dirigenza scolastica.
Roma 22 settembre 2009
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