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Formazione continua: firmato l’accordo

Ministero del lavoro, Regioni e parti sociali firmano un accordo sulla formazione continua per elevare gli standard di qualità della formazione.

18/04/2007
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Il Ministro del Lavoro Damiano, il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani e le parti sociali, hanno siglatol’accordo sulla formazione continua condiviso a livello tecnico nel marzo 2006.

L’ Accordo , richiama a una logica di programmazione unitaria l’insieme degli interventi di formazione continua, attraverso l’utilizzo mirato a livello di ciascuna Regione, dei diversi strumenti finanziari disponibili (FSE, Leggi 236/93 e 53/2000 e Fondi interprofessionali), in coerenza con le politiche di sviluppo concertate tra Regione e parti sociali.

Richiama inoltre la necessità di costruire un sistema di certificazione delle competenze concordato a livello nazionaleutilizzabile per tutte le attività formative ivi comprese quelle che fanno capo ai fondi paritetici interprofessionali.

Impegna le parti contraenti, a rivedere l’insieme delle procedure di accreditamento dei soggetti che erogano formazione continua, per arrivare a un sistema di regole efficaci in tutto il territorio nazionale più impostato su criteri di qualità e modalità di informazione utilizzabili dalle imprese e dalle persone per la scelta dell’offerta formativa più adeguata.

Sulla base dell’accordo tecnico alcune Regioni hanno già definito ulteriori intese e/o emanato dei bandi, ma la sigla formale permetterà di allargare le esperienze a tutte le regioni.

Dopo la lunga fase che a livello nazionale ha permesso la firma dell’accordo si rende necessario, qualora non l’avessero ancora fatto, sollecitare a livello regionale unitamente a CISL e UIL, ogni Regione ad attivare un tavolo di confronto tra le parti sociali.

Naturalmente l’accordo sollecita anche le parti sociali nazionali ad allargare gli spazi di decentramento territoriale nei fondi interprofessionali, per consentire sinergie più efficaci tra le politiche regionali e le iniziative dei fondi.

Roma, 18 aprile 2007

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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