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La Riforma della Costituzione

Al via la raccolta di firme per il referendum

29/11/2005
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Lo scorso Venerdì 18 novembre è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di riforma costituzionale: in premessa c’è l’avvertenza che entro tre mesi si può procedere alla richiesta di referendum popolare da parte di un quinto dei membri di una Camera, di 500.000 elettori o di cinque Consigli regionali.

Il Coordinamento Nazionale “ Salviamo la Costituzione , di cui fa parte la Cgil, ha deciso di procedere alla richiesta di referendum attraverso la raccolta di firme, che andranno consegnate entro 90 gg. dal 18.11.05.

Come Flc siamo impegnati in questa campagna, che dovrà sfociare nella cancellazione di questa pericolosa legge di riforma: abbiamo, infatti, oltre agli altri, un motivo specifico per respingere questa legge, che attiene proprio a quanto previsto all’art. 39 comma10 lett.b) e c).

La devolution lì prevista costituisce una pesante minaccia all’universalità di diritti fondamentali che devono essere garantiti a tutti cittadini del nostro Paese, come sanità, istruzione e sicurezza.

Con la previsione di una competenza legislativa esclusiva delle regioni su questa materie, si delinea, invece, una grave frammentazione sul versante dei diritti, che accentuerà le differenze tra le aree ricche e quelle povere del paese, in particolare tra nord e sud.

In particolare, sull’istruzione abbiamo, sin dall’inizio di questa sciagurata vicenda, denunciato i rischi insiti nel testo, che minerebbero alla radice la tenuta unitaria del nostro sistema scolastico, facendo dipendere il diritto all’istruzione solo dalla fortuna di nascere in una zona fortunata piuttosto che in una meno favorita. In tal modo mettendo seriamente in discussione uguaglianza e pari opportunità garantite dalla prima parte della Costituzione, che subisce sicuramente le conseguenze negative di una riforma che interviene in modo molto esteso e che quindi ne mette a rischio i valori ed i principi fondamentali.

La riforma approvata dal Parlamento oltre alla “devolution”, propone un presidenzialismo “assoluto”, che mina le basi del sistema parlamentare; annulla qualsiasi meccanismo di garanzia esistente, privando il Presidente della Repubblica di potere effettivo e aumentando i giudici di nomina politica della Corte Costituzionale; definisce un Senato federale che non corrisponde agli interessi ed alle richieste delle istituzioni territoriali; prevede un complicatissimo meccanismo di definizione delle leggi e una nuova stesura dello stesso articolo 138 di revisione costituzionale.

Per tutte queste ragioni la FLC è impegnata nella raccolta delle firme per l’indizione del referendum e prenderà parte e darà notizia di tutte le iniziative che il Comitato presieduto dal presidente Scalfaro promuoverà a sostegno del referendum stesso: i valori ispiratori ed i principi della Costituzione nata dalla Resistenza necessitano di essere rilanciati e non cancellati.

Di seguito pubblichiamo il testo del quesito referendario sul quale partirà la raccolta di firme.

Roma, 29 novembre 2005

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Quesito referendarioGazzetta Ufficiale n. 274 del 24-11-2005

Ai sensi degli articoli 4 e 7 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 23 novembre 2005 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da trentasei cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati elettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 138 della Costituzione, sul seguente quesito:

«Approvate il testo della legge costituzionale recante:

"Modifiche alla parte II della Costituzione", approvata in seconda votazione dalla Camera dei Deputati il 20 ottobre 2005 e dal Senato della Repubblica il 16 novembre 2005, il cui testo e' stato pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana" - serie generale - n. 269 del 18 novembre 2005».

Dichiarano di eleggere domicilio in Roma presso l'Associazione ASTRID, corso Vittorio Emanuele II n. 142, tel. 06/6810261.

Anche la FLC CGIL aderisce allo sciopero
di tutto il personale dei nostri comparti
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