Approvato l'Accordo quadro dalla Conferenza Unificata
E' stato approvato dalla Conferenza Unificata Stato Regioni Autonomie Locali l'Accordo quadro per la realizzazione di percorsi sperimentali per far fronte al vuoto legislativo prodotto dalla abrogazione della Legge 9/99 sull'obbligo scolastico prevista dalla legge delega sull'istruzione
E' stato approvato dalla Conferenza Unificata Stato Regioni Autonomie Locali l'Accordo quadro per la realizzazione di percorsi sperimentali per far fronte al vuoto legislativo prodotto dalla abrogazione della Legge 9/99 sull'obbligo scolastico prevista dalla legge delega sull'istruzione.
Il testo approvato contiene modifiche rispetto alle bozze presentate negli incontri con le OO.SS. e accolgono, in parte, le osservazioni della Cgil Scuola. Nel testo viene, infatti, più volte ribadito il carattere sperimentale delle iniziative che ne deriveranno e si recupera, ancorché con una formula non vincolante, la necessità dell'integrazione. C'é l'impegno a definire entro il 15 settembre 2003 gli standard formativi minimi in un percorso di partenariato istituzionale. Ma si prevede anche sull'utilizzo dei docenti e dei formatori per alcune misure.
Noi riteniamo che l'integrazione tra il sistema di istruzione e il sistema di formazione professionale debba costituire elemento vincolante ed essere quindi presente in tutte le iniziative che si attueranno in conseguenza di questo accordo. Per questo siamo molto preoccupati per la possibilità che, purtroppo, permane di realizzare percorsi regionali fra di loro talmente differenziati da mettere a rischio la loro validità nazionale.
Non possiamo in alcun modo condividere quanto previsto dal punto 10 dell'accordo sull'utilizzo di docenti della scuola e operatori della formazione professionale che può prefigurare la possibilità di scambio del personale tra due sistemi diversi.
Nel corso di tutti gli incontri a cui abbiamo partecipato, abbiamo ribadito la nostra contrarietà ai contenuti della legge 53/03, consapevoli dei problemi che quella approvazione avrebbe prodotto e che non sono risolvibili nella fase di attuazione.
Infatti il testo approvato ieri dalla Conferenza Unificata a nostro giudizio non garantisce il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. In particolare permane il rischio di aumentare il già elevato livello di dispersione scolastica e non si garantiscono pari opportunità a ragazzi che frequenteranno corsi profondamente diversi, da regione a regione.
Roma, 20 giugno 2003
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