Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil
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Anno II n. 12 del 24 febbraio 2006
Editoriale
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Servizi e Rubriche


Le newsletter della FLC Cgil

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Un Congresso europeo ha sancito la nascita della FLC Cgil 

Si è appena concluso il 1° Congresso della Federazione Lavoratori della Conoscenza, il nuovo sindacato di categoria della CGIL, nato dall’unificazione della Cgil Scuola e dello Snur Cgil.

I lavori si sono svolti, tra l’Italia e la Slovenia dal 15 al 18 febbraio.

Alla presenza del Segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, i lavori si sono aperti a Trieste, città mitteleuropea e incrocio di culture, nello splendido Teatro Verdi e sono poi proseguiti a Portorose, in Slovenia.

L’idea di svolgere il 1° Congresso della FLC in Slovenia sta a significare, anche sul piano simbolico, la nostra appartenenza alla dimensione europea, con una particolare attenzione ai Paesi a noi vicini dove, tra l’altro, si assiste a fenomeni di privatizzazione preoccupanti  e al peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il Congresso è stato aperto dalla relazione del Segretario generale, Enrico Panini,- che ha evidenziato le nostre ragioni fondanti e i nostri valori, a partire da quello della laicità, della pace, della difesa del diritto al lavoro, al sapere, alla libertà e della nostra autonomia…

Un Congresso dal grande valore unitario che ha visto consolidare questo suo carattere durante tutto il percorso, avviato il 10 ottobre 2005.

Durante i lavori si sono tenute anche specifiche sessioni tematiche su tre temi di particolare rilevanza nella strategia complessiva del nuovo sindacato: precariato, autonomia/autonomie, la società della conoscenza, con  l’intenzione di non guardare a queste problematiche con un ottica solo interna ma con la voglia di discutere e confrontarci con interlocutori che, in particolare, su quei tre temi hanno maturato un’esperienza, un pensiero e valutazioni per noi importanti.

Alla fine dei lavori è stato approvato all’unanimità con 5 astensioni il documento conclusivo del Congresso; sono stati quindi eletti i nuovi organismi dirigenti della FLC.

Il Comitato direttivo appena eletto dal Congresso ha, a sua volta, eletto segretario generale Enrico Panini.

Al 1° Congresso della FLC hanno partecipato 688 tra delegate e delegati, molti invitati, ospiti e delegazioni di altri Paesi. Complessivamente hanno seguito i lavori 950 persone.

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Sperimentare il secondo ciclo? Cinque motivi per dire no

Il 31 gennaio il MIUR ha pubblicato il decreto 775 con cui promuove la sperimentazione nazionale del secondo ciclo previsto dalla legge 53, la cui entrata in vigore è prevista il 1 settembre 2007.

Dunque si tratta non di una sperimentazione bensì di una anticipazione.

Questa scelta fa seguito alle polemiche che hanno accompagnato il decreto sul secondo ciclo: la segregazione tra percorsi professionali e percorsi liceali, la mancanza di risorse, le incertezze degli sbocchi professionali e universitari, il crollo degli orari, il conseguente crollo degli organici.

Solo il liceo classico darà accesso a tutte le facoltà, i licei hanno perso la loro uniformità; i licei senza indirizzi (classico, scientifico, linguistico, scienze umane) sono diversi per orari e struttura dagli altri e questi ultimi tra loro, sicché le tanto decantate passerelle non solo saranno impraticabili tra istruzione professionale e istruzione liceale, ma anche tra i differenti licei.

La scelta di anticipare in via sperimentale questo modello aggiunge polemiche a polemiche. Le regioni si sono espresse contro la sperimentazione, hanno respinto i decreti sulle confluenze dei vecchi indirizzi nei nuovi, questi a loro volta, varati un mese fa e tenuti finora segreti, sono molto approssimativi e prefigurano una completa alterazione dell’offerta formativa sul territorio. L’istruzione professionale non potrà far parte del sistema dei licei (tanto che persino i titoli attuali in tutto simili a quelli dell’istituto tecnico sono stati dimenticati nella tabella delle corrispondenze): con ciò si profila una soprannumerarietà che a regime si aggirerà intorno alle 75.000 unità (40.000 posti alle regioni e 35.000 soppressi per le modifiche di orario). E per colmo il Miur ha promesso una distribuzione dei fondi della legge 440 solo alle scuole che accettano la sperimentazione.

I collegi dei docenti, che dovranno decidere in questi giorni sulla sperimentazione, avranno l’onere di sbrogliare una matassa di problemi che il governo ha loro rimesso, senza una doverosa informazione e a iscrizioni già avvenute. Il Miur invita a consultare le famiglie. Ma quali? Quelle delle classi per le quali si decide la sperimentazione? Quelle delle scuole che aderiranno alla sperimentazione? O, trattandosi di corsi totalmente nuovi, tutte le famiglie? E ancora, è una riapertura delle iscrizioni?

Queste domande si aggiungono ai 5 motivi per i quali la sperimentazione va rigettata.

1. Con la sperimentazione si anticipano gli effetti segreganti e devastanti della riforma su alunni, orari e organici.

2. Il nuovo secondo ciclo non offre al momento sbocchi professionali di nessun tipo, e un’eventuale sospensione dell’esperienza lascerebbe gli alunni frequentanti privi di qualsiasi prospettiva.

3. Le confluenze previste elimineranno opportunità formative sul territorio e creeranno doppioni.

4. Si anticipa la morte dell’istruzione professionale di stato.

5. Occorrerebbe rifare le iscrizioni e offrire a tutte le famiglie degli alunni l’opportunità di scegliere. insegnamenti obbligatori e facoltativi.

Tutte le informazioni sul secondo ciclo.

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I dirigenti scolastici in agitazione per il contratto

Per ora lo stato di agitazione, ma non si esclude lo sciopero: i dirigenti scolastici sono sul piede di guerra.

L’intesa sul contratto dei dirigenti scolastici è stata firmata il 29 novembre 2005 e ancora il Governo (la controparte) non ha formalizzato il suo parere. A dire il vero la latitanza è del Ministero dell’economia, come hanno rimarcato in nota  al Ministro Tremonti Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.

Pare che il Tesoro abbia sollevato qualche rilievo, ma, come sottolineano i sindacati, un tale allungamento dei tempi e una tale lentezza sono inaccettabili, visto che il contratto è stato rinnovato con circa 4 anni di ritardo, a una mese dalla sua naturale scadenza.

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Tagli alle scuole

La finanziaria 2006 risparmierà le scuole, annunciavano trionfanti in autunno il Presidente del Consiglio e il suo Ministro dell’istruzione. Ma le bugie hanno le gambe corte. I tagli ci sono, eccome, e agiscono proprio sul funzionamento dei singoli istituti. La situazione è grave e non mancano, ovviamente, le proteste. Qualcuno si è persino rivolto al Presidente della Repubblica.

La scure cade anche sulle diarie e sull’indennità di missione.

Però siamo in campagna elettorale e si deve in qualche modo correre ai ripari. Così qualche soldo sottratto sta rientrando. Una boccata di ossigeno arriva anche per terza area. Meglio di niente, si dirà, ma purtroppo solo una goccia nel mare.

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Scuole private: i regali non finiscono mai

Continua la politica delle concessioni morattiane alle scuole private in barba ai principi e alle norme della legge di parità. Ormai non si prendono la briga nemmeno di cambiare le leggi vigenti – tanto il Parlamento non avrebbe fatto in tempo –, le aggirano e le disattendono per circolare. E così viene concesso  che gli alunni delle scuole private non paritarie non debbano più sostenere l’esame d’idoneità per il passaggio alla classe successiva. Un intervento di pronto soccorso a favore di alcuni enti gestori che lo avevano richiesto. Questo ennesimo regalo ha sollevato più di una perplessità, allora il Miur ha emanato una nota (interpretativa?) che invece di chiarire, confonde ancora di più.

E intanto il traffico dei diplomi falsi è uno scandalo senza fine.

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Brevissime
  • Scuola dell’infanzia e scuola primaria: il decreto sugli anticipi.

  • Aumenti contrattuali. Finalmente le istruzioni per liquidarli anche ai supplenti.

  • Personale ATA: guida per le domande al concorso per soli titoli.

  • Esami di Stato. Emanate le disposizioni sul loro svolgimento.

  • Portfolio. Si fa, non si fa... non si sa. Le polemiche, i pronunciamenti del Tar e le tardive istruzioni del Miur.

  • Scuole all’estero. Si discute del contingente per l’anno scolastico 2006-2007. L'informativa del Mae e le proposte dei sindacati sull’insieme dei problemi di questo settore.

  • Referendum costituzionale. Raccolte 500mila firme per il pronunciamento sulla riforma della Costituzione che porta il nome dell’ex Ministro Calderoli.

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Appuntamenti

 

8 marzo 2006: 100 anni di lotte  e di conquiste

10 marzo 2006: giornata nazionale
per un’informazione e comunicazione di pace

“Diamo voce alla pace” è il titolo di un’iniziativa della Tavola della Pace che si terrà il 10 marzo prossimo sulla libertà di informazione e sul diritto di essere informati.

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