Scuole non statali. Proseguono le alchimie del Miur!
Un altro regalo: alle scuole elementari private viene concessa d’ufficio la parità.
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Il dicastero morattiano passerà alla storia della scuola italiana non solo come l’era della controriforma, ma come l’epoca dell’amministrazione “creativa” mediante la quale la normativa primaria, ovvero la legge, viene rivista, corretta, interpreta e modificata dalla normativa secondaria ovvero dalle disposizioni emanate dal Ministero.
Per i direttori generali di viale Trastevere l’attività amministrativa di normativa secondaria ovvero le circolari, i decreti e le note non deve più basarsi ai contenuti effettivi della legge vigente di riferimento ma ispirarsi al principio dell’interpretazione “logico-sistematica” della normativa di riferimento elevato a rango di principio giuridico.
Questo principio interpretativo ha attraversato la maggior parte degli interventi dell’Amministrazione in particolar modo sull’applicazione delle norme relative alla legge di parità: dagli esami di maturità, alla riscrittura per circolare della legge 62/2000 fino all’ultima nota sui rapporti di lavoro vi è stato un crescendo interpretativo “logico sistemico” che di fatto ha riscritto le norme.
Con la circolare, n. 777/2006, sull’iscrizioni anticipate alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria, il principio dell’interpretazione logico-sistemica della normativa raggiunge l’apoteosi!
Leggere per credere. “Si ritiene, inoltre, utile – recita la circolare - precisare che, sulla base di una interpretazione logico-sistematica della normativa di riferimento, gli alunni soggetti all'obbligo scolastico, che si avvalgono dell'istruzione privata, assicurata presso strutture scolastiche organizzate (scuole private non paritarie), non sono tenuti a sostenere, al termine di ciascun anno scolastico, esami di idoneità alla classe successiva, ivi compresi, al termine della scuola primaria, gli esami di idoneità alla prima classe della scuola secondaria di I grado”
D’incanto le scuole elementare private autorizzate diventano d’ufficio scuole paritarie: possono rilasciare titoli di studio e gli alunni non debbono più sostenere gli esami di idoneità – promozione alla classe successiva – nemmeno in occasione del passaggio alla scuola media.
Per gli “alchimisti” di viale Trastevere è superfluo il fatto che le disposizioni di cui al D.Lgs 297/94 sono ancora vigenti in quanto ancora non sono effettivamente operative le nuove disposizioni sulle scuole non statali introdotte con l’articolo 1 bis nel decreto legge 250/2005 convertito in legge dal Parlamento solo lo scorso 2 febbraio.
Come pure ha poca importanza che la novellata normativa, appena ricordata e non ancora operativa, preveda, ai commi 4 e 5 dell’art.1 bis, un percorso diverso per l’individuazione delle scuole private non paritarie quali sede per l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e alla formazione.
Ci troviamo di fronte all’ennesima forzatura dal parte del Miur . A nostro avviso la circolare in questione è illegittima perché in aperto contrasto sia con l’attuale normativa esistente ossia con la legge 62/2000, con il D.Lgs 297/94 e con lo stesso DM 76/2000, sia con le nuove disposizioni approvate dal Parlamento sulle scuole non statali.
Appare, quindi, evidente che il Miur, approfittando di questa fase convulsa di fine legislatura, utilizza tutte le occasioni possibili per fare regalie ai gestori delle scuole non statali.
Ormai siamo allo “spezzatino” della legge di parità!
Roma, 6 febbraio 2006
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