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Contratto “Istruzione e Ricerca”: la consultazione dà il mandato alla sottoscrizione definitiva

I consensi tra i nostri iscritti sull’intero comparto sono superiori all’88%.

18/04/2018
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Grazie alle migliaia di assemblee svolte dalla FLC CGIL in tutti i territori, nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca, nelle accademie e nei conservatori, abbiamo dato alle lavoratrici ed ai lavoratori del nostro comparto, iscritti/e e non, la possibilità di partecipare e di dire la propria sulla sottoscrizione dell’Ipotesi di CCNL 2016-2018.

Filo diretto sul contratto

La FLC CGIL, inoltre, è stata l’unica tra le organizzazioni sindacali firmatarie e non, a raccogliere in queste assemblee l’espressione di voto delle proprie iscritte e dei propri iscritti sulla firma definitiva del contratto, in quanto per noi il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, e quindi l’esito di tale consultazione, è da Statuto vincolante rispetto alle scelte dell’organizzazione.

I dati raccolti che ci sono pervenuti dalle province di tutte le regioni del Paese, confermano con forza la scelta fatta il 9 febbraio scorso.

Di seguito diamo conto del risultato definitivo.

I voti favorevoli si attestano all’88,22% tra gli iscritti sull’intero comparto, mentre i voti contrari rappresentano l’8,3%, gli astenuti il 3% e il restante sono schede bianche o nulle.
Per quanto riguarda il settore AFAM i voti favorevoli ammontano al 82,03%; nella ricerca al 87%; nella scuola al 88,7%; nell’università al 80,4%.
Alle assemblee hanno inoltre partecipato anche molte lavoratrici e molti lavoratori non iscritti, che si sono espressi anch’essi in percentuale considerevole a favore della firma definitiva del Ccnl (87,9% sull’intero comparto).

Vogliamo ovviamente ringraziare tutte e tutti coloro che hanno deciso di partecipare, esprimendo il proprio consenso, il proprio dissenso o i propri dubbi.

Come abbiamo più volte affermato, per noi questo contratto non è un punto di approdo ma una ripartenza, visto che andrà in scadenza il 31 dicembre 2018 e che il prossimo Governo dovrà stanziare nella legge di bilancio le risorse per il triennio 2019-2021.
Infatti, ritornare alla normale dialettica sindacale significa dar seguito alle sequenze contrattuali, stanziare le risorse necessarie per completare il recupero del potere d’acquisto perduto in questi dieci anni e avviare le trattative del nuovo contratto 2019-2021, per il quale la FLC CGIL è impegnata da subito nella preparazione della piattaforma attraverso la più ampia partecipazione degli iscritti e delle lavoratrici e lavoratori.

Questo sarà il nostro piano di lavoro e di battaglia a partire dalla giornata di domani, 19 aprile, quando sarà firmato definitivamente il nuovo contratto di lavoro.

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