Manovra economica, tutto sulle nostre spalle!
Il 12 giugno manifestazione nazionale a Roma. Il resoconto della Conferenza stampa che si è tenuta il 26 maggio 2010. Presenti anche i segretari generali della FP e FLC.
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Durante la conferenza stampa il Segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, ha confermato il giudizio negativo nei confronti della manovra approvata ieri dal Consiglio dei Ministri.
La CGIL, ha detto Epifani, conviene sulla necessità di approvare una manovra per mettere in regola i conti pubblici, accogliendo così quanto affermato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ma ritiene che quanto messo in campo dal Governo sia profondamente iniquo per le seguenti ragioni:
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divide il Paese e le fasce sociali, gravando sui cittadini, per effetto dei tagli ai trasferimenti alle regioni ed enti locali, e affondando il lavoro pubblico.
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Non prevede nessuna delle riforme di cui avrebbe bisogno il paese. Ad esempio sul versante previdenziale non ci sono interventi a favore delle pensioni dei giovani.
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È sostanzialmente una manovra di tagli che deprimerà la crescita e aumenterà il tasso di disoccupazione.
La CGIL, quindi, chiede al Governo e al Parlamento di modificarla profondamente e, a questo proposito, fa anche una serie di proposte che vanno da una addizionale per i redditi sopra i 150 000 euro, al ripristino dell'ICI per i redditi sopra i 90 000 euro, ad un aumento della tassazione sulle somme provenienti dallo scudo fiscale....
La CGIL sosterrà la sua valutazione profondamente critica e le sue proposte con una serie di iniziative: il 12 giugno con una manifestazione nazionale, che si terrà a Roma, di tutti i lavoratori pubblici. Poi verrà proclamato lo sciopero generale sui temi della manovra e dei diritti dei lavoratori per il mese di giugno.
Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC, nel suo intervento ha messo in evidenza che questa manovra si inserisce in una fase complessiva di destrutturazione dei settori della conoscenza che parte da lontano, vale a dire dalle legge 133/2008. E' una manovra che colpisce i più deboli in primo luogo i precari, che colpisce il lavoro e la dignità delle persone. Il Governo così mette in campo un ulteriore intervento per privatizzare progressivamente i settori pubblici della conoscenza. La FLC aderirà a tutte le iniziative messe in campo dalla confederazione e proseguirà con le iniziative di mobilitazione già programmate. Saremo insieme ai lavoratori dell'università e a quelli della ricerca che stanno occupando gli enti. Se la manovra non cambierà la FLC non garantirà l'avvio regolare dell'anno scolastico.
Si allega il dossier “ Gli effetti della manovra nei comparti pubblici della conoscenza” che è stato illustrato da Domenico Pantaleo durante la conferenza stampa.
Roma, 26 maggio 2010
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