Regno Unito: scuole primarie con l’acqua alla gola
Regno Unito - Settembre 2005
Più serio il motivo che ha indotto altre tre scuole a fare classi di età mista. Si tratta della decisione di ridurre l’organico degli insegnanti con tagli che riguardano tre quarti delle scuole primarie inglesi. Il taglio è prodotto dalla decisione di aumentare la frontalità dei maestri: una decisione che riduce gli spazi di programmazione. Nel rapporto di lavoro inglese non esiste una distinzione a priori tra tempo di lavoro in classe e tempi da dedicare ad altri compiti.
Sicchè ci si arrangia, talvolta sfondando l’orario o ritagliando all’interno gli spazi per le altre attività. Il taglio degli organici costringe inevitabilmente a tagliare le ore non frontali e ad aumentare quelle frontali. Non a caso a denunciare la cosa non è il sindacato degli insegnanti ma quello dei capi di istituto Naht. Questi ultimi, infatti, privati della collaborazione degli insegnanti, si vedono scaricare addosso più compiti.
Nel 2002 , dopo le proteste degli insegnanti che si lamentavano dell’eccessivo carico di compiti amministrativi era stato siglato da tutti i sindacati ( tranne la Nut) un accordo che prevedeva dal settembre 2003 di non ricorrere più abitudinariamente agli insegnanti per lavori amministrativi o impiegatizi, dal settembre 2004 di porre un limite alle sostituzioni dei colleghi assenti pari a 38 ore annue, dal settembre 2005 di fissare in almeno il 10% dell’orario il tempo settimanale da dedicare a progettazione, preparazione e valutazione.
Ma a quanto pare qualcuno ha deciso di non rispettare l’accordo e da un’inchiesta fatta su 500 scuole compare che 9 hanno dovuto “dichiarare bancarotta”, 3 hanno introdotto classi miste, la metà ha affidato alcune lezioni agli assistenti ( personale comunale che affianca sovente gli insegnanti) e solo 5 erano pronte e predisposte all’evento.
Roma, 20 settembre 2005
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