Contratto comparto “Istruzione e Ricerca”: proseguono al MIUR le riunioni preliminari all’atto di indirizzo
La delegazione ministeriale espone una prima serie di proposte.
Si sono tenuti il 27 giugno scorso gli incontri previsti degli ex comparti Università ed Afam, propedeutici all’emanazione dell’atto di indirizzo generale sul comparto Istruzione e Ricerca che dovrà, a breve, essere emanato su indicazione dello stesso Ministero.
La delegazione di parte pubblica non ha prodotto un documento scritto ma si è limitata, in tutti e due i tavoli, a dare delle indicazioni di massima sui temi posti nelle riunioni precedenti dalle Organizzazioni Sindacali.
Università
Per quanto riguarda l’Università la delegazione del Ministero ha dichiarato di condividere la necessità, che tutti avevano evidenziato nel precedente incontro, che con il contratto venga ripristinata l’autonomia e la flessibilità persa in questi anni rispetto all’utilizzo delle risorse del salario accessorio. C’è stata inoltre una apertura rispetto a modifiche ordinamentali che possano meglio rappresentare la complessità attuale del lavoro nelle università.
Abbiamo espresso la nostra valutazione positiva rispetto a quanto affermato ribadendo alcuni punti:
- il prossimo CCNL dovrà garantire a tutti i lavoratori l’aumento di 85 euro mensili senza alcuna decurtazione rispetto al bonus eventualmente percepito;
- dovrà essere prevista la stabilizzazione delle quote di salario accessorio percepite con carattere fisso e ricorrente, a partire dall’IMA;
- andrà prevista l’utilizzazione del fondo di ateneo per remunerare voci attualmente previste a valere sui fondi del salario accessorio;
- il contratto dovrà prevedere specifiche norme anche per il personale non di ruolo;
- tutto il personale che opera nei policlinici universitari dovrà avere una specifica normativa all’interno del contratto istruzione e ricerca, indipendentemente se il datore di lavoro sia l’università o altro;
- il contratto dovrà prevedere il riconoscimento di diritti e tutele contrattuali degli ex lettori e CEL, tali da mettere fine ad ogni possibile contenzioso.
Su quest’ultimo punto abbiamo registrato con piacere la presa di posizione favorevole della delegazione di parte pubblica e l’impegno, se il percorso di legge in atto non portasse ad una soluzione equa per tutta la categoria, di adoperarsi per cercare per via contrattuale una soluzione vera.
Nella prossima riunione (fra una settimana) la delegazione di parte pubblica si è impegnata a proporre al tavolo una traccia più compiuta.
AFAM
Per quanto riguarda l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, l’Amministrazione ha segnalato come elementi di contesto:
- l’incompiutezza del percorso di autonomia delle istituzioni di cui la confusione e l’opacità dei rapporti tra i vari organi di governi e le varie strutture didattiche rappresentano l’emblema;
- la possibile ripresa dell’iter del DDL Martini;
- l’impegno ad emanare il Regolamento sul reclutamento;
- la messa a regime dei processi di accreditamento dei percorsi di studio.
Da un punto di vista contrattuale la delegazione ministeriale ha segnalato la necessità di una maggiore flessibilità nella gestione del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, di collegare l’impianto normativo con i processi di stabilizzazione del personale docente, previsti nel Regolamento sul reclutamento, e di passaggio dei docenti dalla II alla I fascia. Per il personale TA è necessario trovare spazi per gli investimenti su formazione, progressioni e riqualificazione delle professionalità.
La FLC CGIL nel suo intervento ha ribadito alcuni punti già espressi nel precedente incontro:
- deve esserci la consapevolezza che il nuovo CCNL sarà sottoscritto a consuntivo del triennio di vigenza 2016-2018. Pertanto esso deve affrontare e tentare di risolvere le principali emergenze del settore;
- il prossimo CCNL dovrà garantire a tutti i lavoratori l’aumento di 85 euro mensili senza alcuna decurtazione rispetto al bonus eventualmente percepito;
- è necessario riprendere la discussione dalla sequenza contrattuale prevista dall’art. 18 del CCNL del 4 agosto 2010: passaggio dei docenti di II fascia, percorsi di sviluppo economico per il personale TA in connessione con le prestazioni rese, accelerazione di carriera dei docenti di I fascia;
- premesso che è necessario mettere in atto con estrema urgenza i processi di stabilizzazione del personale docente precario che da anni garantisce l’ordinario funzionamento dei percorsi di studio, il CCNL deve, da un lato, dare attuazione al “principio di non discriminazione” nei confronti del personale a tempo determinato, e, dall’altro, procedere a una regolamentazione nazionale dei contratti atipici ormai largamente diffusi nelle istituzioni AFAM;
- la mobilità del personale deve rimanere materia interamente contrattuale;
- devono essere mantenuti i gradoni stipendiali;
- devono essere ampliate le materie sulle quali svolgere le relazioni sindacali a livello di singola istituzione;
- deve essere codificata negli impegni della docenza l’attività di ricerca correlata alla didattica.
Nella prossima riunione (fra una settimana) la delegazione di parte pubblica si è impegnata a proporre al tavolo una traccia più compiuta.
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