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Solidarietà per Fatima, insegnante palestinese, reclusa da gennaio nel carcere militare di Damon

La FLC chiede al governo italiano di schierarsi in favore del diritto internazionale nel richiedere il rilascio di Fatima Nimer Al-Rimawi e di tutte le donne palestinesi arrestate per motivi politici

16/09/2024
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La FLC CGIL scrive al ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, nell'ambito di una campagna internazionale per la liberazione dell'insegnante palestinese e leader sindacale Fatima Nimer Al-Rimawi, arrestata dall'esercito israeliano per via di un post Facebook contro la  guerra a Gaza. Da gennaio, Fatima si trova nel carcere di Damon a nord  di Haifa, noto per gli abusi fisici e psicologici sulle detenute, come  documentato dalla recente inchiesta dell'organizzazione israeliana  B'Tselem .
Fatima non ha accesso alle cure mediche, non ha contatti con l'esterno e  non ha ancora incontrato un giudice.

La campagna #FreeFatimaAlRimawi è stata promossa da un gruppo di  associazioni e sindacati internazionali e supportata da Education  International.

La posizione del nostro sindacato, per un cessato il fuoco immediato a Gaza, per il completamento del rilascio degli ostaggi e dei prigionieri politici, e per una pace giusta e duratura fondata sul riconoscimento della Palestina, si appella al rispetto del Diritto Internazionale, incluso il Diritto umanitario di guerra e al Principio dell’autodeterminazione sancito dalla Carta delle Nazioni Unite.

Crediamo che i civili non dovrebbero mai essere bersaglio di azioni militari, che le scuole dovrebbero essere preservate da attacchi diretti e che la protezione dei minori coinvolti nei conflitti dovrebbe essere un pilastro centrale della politica italiana ed europea in materia di diritti umani, sicurezza, pace e sviluppo.

In questi giorni, in cui il nostro sindacato è impegnato a supportare docenti di ogni ordine e grado nella preparazione dell’inizio dell’anno scolastico 2024/25, rivolgiamo un pensiero doloroso a tutti quei bambini a Gaza, in Ucraina, in Sudan e altrove, che quest’anno non potranno andare a scuola per via della guerra.

Oggi chiediamo al governo italiano di schierarsi in favore del diritto internazionale nel richiedere il rilascio di Fatima Nimer Al-Rimawi e di tutte le donne palestinesi arrestate per motivi politici.

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Roma, 12 settembre 2024

Al Ministro degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale On. Antonio Tajani

On. Ministro Antonio Tajani,

la Federazione dei lavoratori della Conoscenza della CGIL condivide la posizione più volte espressa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di lavorare per un cessate il fuoco a Gaza, per il completamento della liberazione degli ostaggi e dei prigionieri e per garantire l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile, stremata da undici mesi di guerra.

La posizione del nostro sindacato si appella al rispetto del Diritto Internazionale, incluso il Diritto umanitario di guerra e al Principio dell’autodeterminazione dei popoli, ai sensi degli artt. 1, par. 2, 55 e 76 della Carta delle Nazioni Unite. Crediamo che i civili non dovrebbero mai essere bersaglio di azioni militari, che le scuole dovrebbero essere preservate da attacchi diretti e che la protezione dei minori coinvolti nei conflitti dovrebbe essere un pilastro centrale della politica italiana ed europea in materia di diritti umani, pace e sicurezza, prevenzione dei conflitti, costruzione della pace, sviluppo e aiuti umanitari.

In questi giorni, in cui il nostro sindacato è impegnato a supportare docenti di ogni ordine e grado nella preparazione dell’inizio dell’anno scolastico 2024/25, rivolgiamo un pensiero doloroso a tutti quei bambini a Gaza, in Ucraina, in Sudan e altrove, che quest’anno non potranno andare a scuola per via della guerra.

Scriviamo oggi per richiamare l’attenzione sull'incarcerazione di un'insegnante e leader sindacale palestinese, Fatima Nimer Al-Rimawi, incarcerata da gennaio nella famigerata prigione militare di Damon, vicino a Haifa. Chiediamo l'assistenza del Ministero per sostenere l'Ambasciata italiana a Gerusalemme e ogni altro ufficio del Governo per supportare Fatima ad avere accesso alle cure mediche di cui ha bisogno, la garanzia di poter incontrare il suo avvocato e l’impegno per il suo rilascio.

Il sindacato di Fatima Nimer Al-Rimawi è parte del sindacato internazionale dell’istruzione Education International e partner dell’American Federation of Teachers (AFT) degli Stati Uniti d’America, che con FLC CGIL e altri sindacati internazionali, è una delle organizzazioni promotrici della campagna internazionale in difesa di Fatima.

Fatima è stata arrestata dalle Forze di difesa israeliane nella sua casa lo scorso gennaio. Da allora è stata detenuta senza processo, senza accesso alle cure mediche necessarie, né alle visite della sua famiglia o del suo avvocato. È stata arrestata per via di un post su Facebook contro la guerra a Gaza e finora non ha mai incontrato un giudice. È detenuta nella prigione femminile di Damon un luogo che è stato a lungo criticato dai gruppi per i diritti umani per gli abusi, le torture psicologiche ed emotive, l'isolamento, le condizioni detentive pericolose e l'inadeguatezza di cibo e acqua.

Noi speriamo che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si spenda ancora una volta per il rispetto del diritto internazionale anche nei teatri di guerra, per il diritto allo studio delle bambine e dei bambini palestinesi già afflitti dalla guerra e per la garanzia dei diritti umani per le donne palestinesi detenute per motivi politici.

Distitnti saluti.

Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi

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